Il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Ottobre 2022
Il mese di ottobre appena concluso ha visto il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale particolarmente impegnato sia in ambito nazionale che internazionale.
Il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, che poco più di un mese fa ha assunto la guida del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha già preso parte a diversi incontri istituzionali di grande importanza per il futuro della tutela dei beni culturali. Continueranno a essere numerose anche le collaborazioni con le Forze di polizia e le Autorità giudiziarie estere e gli interventi a sostegno di tutti quei Paesi che richiederanno la nostra assistenza in virtù delle conoscenze maturate in oltre 53 anni di attività.
Il 26 ottobre il Generale di Brigata Vincenzo Molinese è stato ricevuto dal Ministro della Cultura, Professor Gennaro Sangiuliano (nella foto), che il 2 novembre si è recato in visita al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale in Piazza Sant’Ignazio. Ha salutato tutti i militari, ai quali ha augurato buon lavoro. Si è quindi intrattenuto con il Comandante per un breve confronto prima di lasciare la storica sede. Il Comando dei “Carabinieri dell’Arte”, prestigiosa istituzione leader mondiale della tutela del patrimonio culturale, è Ufficio di diretta collaborazione del Ministro da cui dipende funzionalmente.
Il Comando TPC riserva particolare attenzione alle nuove tecnologie applicate al campo dei beni culturali. Il progetto SWOADS (Stolen Works of Art Detection System), fortemente voluto dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, crea un sistema automatizzato di controllo dei beni culturali presenti sul web integrandosi con il sistema Leonardo, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il database più grande del mondo. Questo e altri temi sono stati discussi a Venezia il 14 ottobre, giornata in cui si è svolto il kick-off meeting per il progetto europeo “RITHMS” in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Venezia, di cui il Comando TPC è partner.
Il 16 ottobre, presso il quartier generale di Europol a L’Aja, sono stati esposti al pubblico alcuni beni culturali recuperati dal Comando TPC.
Il saccheggio delle aree di interesse archeologico, il furto delle opere d’arte, la contraffazione e l’esportazione dei beni culturali sono soltanto alcuni degli illeciti commessi dalla criminalità internazionale. Nella prestigiosa sede di Europol il Comando TPC ha presentato alcuni recuperi frutto di complesse operazioni investigative condotte in collaborazione con le Forze di polizia degli Stati interessati.
Tra le opere in mostra, un elmo corinzio in bronzo risalente al 500 a.C. trafugato in data imprecisata in un’area compresa tra le regioni italiane di Puglia e Basilicata e recuperato in Belgio nel 2020; la scultura marmorea “Sogno di bimba” realizzata da Arturo Dazzi nel 1926, trafugata nel 2006 da una cappella privata di Roma, rimpatriata nel 2021 dopo essere stata recuperata in Francia; uno stamnos etrusco in bronzo risalente al 400-350 a.C., illecitamente scavato in Italia meridionale e recuperato a Londra nel 2019.