VACANZE: PARTIAMO E VIAGGIAMO ALL'ESTERO IN SALUTE E IN SICUREZZA
I consigli del Dottor Roberto Salvati al quale abbiamo rivolto alcune domande chiave per chi si reca soprattutto all’estero
Sta esplodendo la stagione estiva, i piani per le vacanze “lunghe” sono stati già fatti, gli alberghi e villaggi, così come i voli, sono stati prenotati, salvo qualche coraggioso “last minute”, e per noi è importante ricevere utili consigli medici prima di partire.
Abbiamo perciò chiesto a uno specialista che vede tanti pazienti ogni giorno, ovvero il Dottor Roberto Salvati di Roma, medico di base della ASL RM1 dal 1994, qualche suggerimento per i lettori, in merito alle imminenti partenze per le vacanze estive.
Se la destinazione scelta per le vacanze d’estate è un Paese caldo come Tunisia, Marocco, Seychelles, Mauritius, Dubai, Egitto e così via, quali farmaci è bene portare con sé dall’Italia?
- Farmaci da portare sono solamente pochi e ben scelti: un antibiotico a largo spettro (amoxicillina/acido clavulanico), un disinfettante intestinale (rifaximina), un antinfiammatorio/antipiretico (ketoprofene), una crema per puntura d'insetto o altre infiammazioni locali (gentamicina/betametasone), un antistaminico (bilastina), un cortisonico per bocca (betametasone), un collirio non medicato (benzalconio cloruro); con questi farmaci si possono affrontare quasi tutte le emergenze.
Ricordiamo di seguito alcune elementari ma importanti norme igieniche di prevenzione:
• consumare solo acqua contenuta in bottiglie che siano accuratamente sigillate
• non aggiungere ghiaccio alle bevande. Il ghiaccio può infatti essere prodotto con acqua di dubbia potabilità
• non consumare latte o latticini non pastorizzati
• frutta e verdura crude vanno consumate solo dopo averle sbucciate
• consumare solamente cibi ben cotti, ancora caldi
• non acquistare generi alimentari da venditori ambulanti
• curare in modo particolare l’igiene personale, usare acqua potabile anche per lavarsi i denti
• disinfettare qualsiasi ferita o anche leggere abrasioni lavando con acqua e sapone in mancanza di specifico disinfettante
• evitare di camminare a piedi nudi e di immergersi in acque stagnanti
• in mancanza di acqua potabile, questa dovrà essere sottoposta a bollitura o disinfettata con appositi prodotti farmaceutici.
C’è qualche mèta che richiede particolari accorgimenti ai cardiopatici e agli ipertesi?
- Le precauzioni sono soprattutto per la montagna. Tutti possono andare in montagna, se la pressione è ben controllata, ma chi soffre di cuore deve adottare alcuni fondamentali accorgimenti in più. Raggiungere le vette e praticare attività fisica in montagna, infatti, può avere effetti sfavorevoli per ipertesi e cardiopatici, soprattutto legati all’aumento di pressione che si verifica nei pazienti che soffrono di questi disturbi. Per questo motivo è fondamentale non salire oltre il consentito, seguire piccole regole comportamentali come mangiare bene e stare al caldo, effettuare tutti i controlli medici necessari pre-partenza e monitorare il proprio stato durante la permanenza in montagna.
Salendo in quota la concentrazione di ossigeno tende a diminuire: per questo, già a 1.200/1.500 metri sopra al livello del mare è significativamente più bassa rispetto a quanto possa essere in pianura. Anche il freddo è nemico di chi soffre di cuore poiché costringe le arterie e le coronarie aumentando la pressione e favorendo episodi ischemici, soprattutto in chi ne è predisposto. In questo caso, sopra i 1.500 metri di altezza, ma ancora di più oltre i 2.000 metri, si assiste ad un aumento della pressione. Per questo chi ha la pressione alta in montagna dovrà prestare più attenzione rispetto agli altri. In accordo con il medico, in casi selezionati, è possibile decidere per un piccolo aumento della terapia antipertensiva.
D’estate, invece, con le temperature più miti, questo effetto è meno importante.
Il paziente cardiopatico dovrebbe effettuare un controllo medico prima della partenza e monitorare regolarmente la propria pressione in montagna, perché potrebbe salire oltre i valori soglia. Anche i pazienti normotesi che non hanno disturbi cardiaci, ma che possono essere ‘a rischio’ per familiarità ed altre condizioni, è bene che tengano monitorati i propri valori pressori. Potrebbe infatti trovare la propria pressione più alta rispetto a quella che registra in città. Ricordiamo che la pressione del sangue deve rimanere entro un range di valori prestabiliti per assicurare ossigeno e nutrienti a tutti i tessuti. Tali valori idealmente dovrebbero essere: 80 mm\Hg per la minima; 120mm\Hg per la massima.
In ogni caso non devono superare i: 90 mmHg per la pressione minima; 140 mmHg per la pressione massima.
Gli anziani (over 80 e oltre) posso affrontare tranquillamente un lungo volo?
- Naturalmente si, a prescindere dall’età. È importante, però, che l’anziano venga accompagnato durante il volo per garantirgli un sostegno durante tutta la durata del viaggio. Se ciò non fosse possibile, bisognerebbe assicurarsi di accompagnarlo all’aeroporto per l’imbarco e che venga accolto da un familiare all’atterraggio fuori dall’aeroporto. L’importante per una persona anziana che vuole viaggiare in aereo è che non soffra di patologie gravi che potrebbero compromettere la sua salute durante il viaggio. È importante poter consultare anticipatamente il medico di famiglia per qualsiasi domanda o patologia specifica. L’aereo è senza dubbio uno dei mezzi di trasporto più sicuri e confortevoli, ma è vero che quando si parla di persone anziane bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti: È meglio prediligere viaggi brevi, di non più di 4 ore, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per evitare casi di trombosi durante il volo. In questo modo, inoltre, si evitano situazioni fastidiose come dolori muscolari o articolari dovuti, al mantenimento della stessa posizione. La pressione atmosferica può causare gravi problemi alle vie respiratorie e alle orecchie. Qual è l’età massima per viaggiare in aereo?
Non ci sono limiti di età. Si raccomanda solo che l’anziano sia in buona salute, che segua le raccomandazioni del medico e che sia accompagnato per quanto possibile. Quando non è raccomandabile viaggiare in aereo? Le patologie più comuni che possono causare inconvenienti, durante il volo sono le seguenti, in ogni caso come raccomandazioni e mai come divieti:
- Anziani con gravi infezioni respiratorie, come polmonite o tubercolosi.
- Patologie cardiovascolari, come l’infarto e malattie cardiache croniche.
- Principalmente pazienti, con malattia tromboembolica acuta, perché potrebbero subire una trombosi durante il volo.
- Non in tutti casi, ma gli anziani sottoposti, a chemioterapia o a trattamenti radiologici perché potrebbero avere problemi a causa di affaticamento, stanchezza o vertigini.
- Persone con malattie ricorrenti o permanenti dell’orecchio, come sinusiti otiti vertigini o acufeni, poiché l’alta pressione potrebbe danneggiare e disturbare ulteriormente il passeggero. Di cosa ha bisogno una persona anziana per viaggiare? Se possibile, gli anziani dovrebbero essere accompagnati per tutta la durata del volo. In caso contrario, dovrebbero avere qualcuno che li accompagni e li vada a prendere all’aeroporto.È necessario portare sempre con sé i farmaci necessari, soprattutto se si tratta di una patologia grave, da utilizzare in caso di emergenza.È necessario portare con sé la documentazione e i numeri di telefono di emergenza nel caso in cui il personale della compagnia aerea debba contattare un familiare.Consigli per gli anziani che decidono di viaggiare in aereo.Consigliamo di non viaggiare con uno zaino o qualsiasi altro accessorio sotto i piedi, in modo da poter allungare le gambe il più possibile e avere più spazio.
Nonostante il prezzo delle bevande negli aeroporti non dimenticatevi di acquistare dell’acqua direttamente in aeroporto o sull’aereo. È importante rimanere ben idratati, durante il volo.
È importante avere la raccomandazione preventiva del medico di famiglia, che analizzerà se ci sono malattie specifiche che possono influire sul viaggio in aereo degli anziani.
Si consiglia inoltre di viaggiare con 3 strati di abbigliamento (biancheria intima, maglione o camicetta e cappotto) per evitare sbalzi di temperatura durante il volo. A volte, sia negli aeroporti, che sull’aereo, fa molto caldo e in molte altre occasioni fa molto freddo.
Assicuratevi di riporre i farmaci necessari per l’anziano nel bagaglio a mano e non in quello da stiva. Evitate gli aeroporti piccoli se viaggiate con un adulto anziano, perché il vostro caro potrebbe essere costretto a usare le scale per salire o scendere dall’aereo. Gli aeroporti, più grandi sono meglio attrezzati, per offrire assistenza. Ad esempio, la maggior parte di essi dispone di hotel all’interno o molto vicini in caso di cancellazione del volo.
Una persona della famiglia dovrebbe incaricarsi di acquistare i biglietti aerei e dovrebbe informarsi se, ad esempio, il proprio caro potrebbe avere la necessità di una sedia a rotelle per raggiungere il gate o la porta dell’aereo. Assicuratevi di controllare i rispettivi regolamenti, e se le compagnie aeree mettono a disposizione sconti per gli anziani. Ad esempio, alcune di esse richiedono una carta d’imbarco preferenziale all’arrivo in aeroporto, altre effettuano una chiamata all’imbarco per chi ha bisogno di assistenza, altre ancora devono essere contattate telefonicamente prima della data del viaggio. È bene modificare gli itinerari in modo che includano un tempo di riposo sufficiente tra le attività e non superino le riserve energetiche. Sonnellini, frequenti, soste in bagno, pause regolari e un ritmo adatto alle capacità dei viaggiatori più anziani renderanno il viaggio più piacevole per tutti. Considerate la possibilità di acquistare o noleggiare una sedia a rotelle leggera e portatile. Per le compagnie aeree, le sedie a rotelle non sono considerate un bagaglio e possono essere portate con sé fino alla porta dell’aereo e ritirate allo sbarco, pronte per essere utilizzate.
Consigli specifici per chi è all’estero, circa l’alimentazione?
- Mangiare sano all'estero. Durante i nostri viaggi all'estero spesso può essere complicato seguire un'alimentazione sana. Possiamo senza dubbio affermare che in Italia è piuttosto difficile mangiar male. Sarà sufficiente evitare i fast food commerciali e ce la caveremo egregiamente tra trattorie, ristoranti e bistrò. La qualità dei cibi è generalmente molto alta e, evitando di eccedere nelle quantità, non avremo problemi. All'estero invece cambiano gli ingredienti, le abitudini alimentari e rischiamo di trovarci davvero appesantiti. Questo non vuol dire rinunicare alle prelibatezze locali o agli irresistibili street food. Vogliamo solo dare preziosi consigli per continuare a mangiare in modo sano anche in viaggio, senza avere spiacevoli inconvenienti.
1) Non saltare mai la colazione. Ci fornisce infatti le energie necessarie per affrontare la giornata e minimizza la fame durante il giorno. 2) Bere molta acqua, evitando bibite gassate e alcoolici. Nei Paesi in cui l'acqua non è potabile scegliere sempre acqua imbottigliata e non aggiungere del ghiaccio dopo. 3) Attenzione alle quantità. Soprattutto in Paesi come USA, Inghilterra e Danimarca le porzioni sono solitamente più grandi rispetto a quelle a cui siamo abituati. Date un'occhiata quindi agli altri tavoli ed eventualmente ordinate una porzione bambini o una mezza porzione. 4) Attenzione a salse e condimenti: In Italia siamo abituati che i condimenti come olio e aceto ci vengono serviti a parte. All'estero no. Spesso le insalate sono già condite e spesso con dressing a base di yogurt o panna, emulsionanti con oli vegetali, ecc. Chiediamo quindi esplicitamente che i condimenti ci vengano serviti a parte, in modo da controllare noi stessi l'apporto di sale e grassi. Stesso consiglio vale per le salse con le quali vengono spesso accompagnati i secondi piatti: carne, pesce, ecc.
Meglio specificare che non vogliamo salse: possiamo così risparmiarci quantità eccessive di sale e zucchero. 5) Fate estrema attenzione ai dolci. Hanno infatti una concentrazione di zuccheri elevatissima. Un muffin industriale contiene circa 12 cucchiaini di zucchero più i grassi! 6) Snack intelligenti: per non cadere nella tentazione di snack spazzatura, passate al supermercato e comprate della frutta, delle mandorle, noci, o del pane integrale da tenere in borsa. 7) Al ristorante predilegete piatti a base di verdure, carne bianca o pesce. 8) Un peccato al giorno. Una torta irresistibile? Un bicchere di vino o un aperitivo? Un piatto iper-calorico? Non perdetevi il piacere, l'importante è non esagerare.
Vediamo brevemente nel dettaglio cosa conviene mangiare in alcuni Paesi: FRANCIA: la cucina francese ha un'ottima reputazione e si pone molta attenzione ai dettagli. Piatti salutari: Cozze, pesce, Coq au vin, verdure saltate, insalata nizzarda e baguette. Piatti meno sani: croissants, pain au chocolat, foie gras, interiora, salse cremose. GRECIA: è ampiamente diffusa la dieta mediterranea e la cucina è a base di pesce. È molto facile quindi mangiar sano qui. Insalate, pesce alla griglia, pollo, sono piatti che si trovano ovunque. Per i vegetariani consiglio un piatto di fagioli bolliti in aglio e salsa di pomodoro. Come ben saprete in Grecia si mangia moltissimo la feta.
Gustatela anche voi ma ricordate, contine comunque 100 calorie ogni grammo! Piatti salutari: Pita con hummus, baba ghanoush, tzatziki, patate, insalata con condimento a parte, souvlaki di pollo, octopus alla griglia, agnello o pesce con verdure a vapore, insalata di fagioli. Piatti meno sani: calamari e pesce fritto, mousaka, pastitsio, gyros con pita. Dessert: baklava, loukoumades (frittelle dolci fritte), galactoboureko (simile al nostro budino).
SPAGNA: Gli spagnoli adorano il loro prosciutto (jamón). Viene servito ovunque insieme a olive, formaggi e pane. Come in Italia ci sono numerosi piatti a base di verdure. Piatti salutari: pesce grigliato, pollo, prosciutto, verdure grigliate, paella, olive. Piatti meno sani: i fritti.
IL DOTTOR ROBERTO SALVATI
Nato a Roma, dove vive ed esercita la professione, il Dottor Salvati si è laureato nel 1984 in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (108/110, con discussione di tesi sperimentale sulla isteroscopia) .Ha prestato Servizio Militare in qualità di Ufficiale Medico di Complemento ed incarico di Dirigente del Servizio Sanitario Militare del Presidio di Vicenza e del Distretto Militare di Vicenza.
Ha al suo attivo diverse pubblicazioni presso la III^ Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" in collaborazione con il Direttore della Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia Prof. Luigi Marzetti con frequenza pressoché giornaliera del Reparto, della Camera Operatoria, degli Ambulatori e del PS Ostetrico e Ginecologico sia durante le guardie di Istituto sia durante la normale attività di reparto in qualità di Assistente Specializzando.
Nel 1989 si è specializzato in Ginecologia ed Ostetricia presso la Scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia della Università di Roma "La Sapienza" diretta dal Prof. Luigi Marzetti .
Dal 1989 al 1994 ha ricoperto diversi incarichi (Medico Fiscale INPS sede Tiburtino ed ASL RME , prelevatore presso ASL RMA, medico della Medicina dei Servizi presso Ufficio Igiene della ASL RME Via di Val Cannuta, Centro Vaccinale Via Antonino Di Giorgio, Centro Vaccinale Santa Maria della Pietà, medico della Medicina dei Servizi della ASL RME presso Presido di Via Motta Visconti, medico di Guardia Medica Attiva presso ASL RME Viale Angelico ed ASL RMA Via del Colosseo, Medico di Guardia presso Clinica privata Ars Medica e convenzionata SSN Guarnieri di Roma, nonché diversi incarichi come specialista ambulatoriale ginecologo convenzionato presso vari Consultori della ASL RMA ed della ASL RME).
Nel 2000 è stato promosso alla carica di Capitano Medico di Complemento appartenente al Distretto Militare di Roma.
E’ stato Relatore al Congresso "Declino Cognitivo ed Ipertensione" in collaborazione con il Prof. Paolo Cicconetti Responsabile del Dipartimento Scienza dell'Invecchiamento della I Clinica Medica dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma
Nel 2012 è stato Nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Italiana G.Napolitano
Roberto Salvati, E-mail:
(Photo credit: Svizzera Turismo, Rist. Cavallino Rosso Tivoli, Rist. Myosotis Lecce, Air Europa)