Una città di carattere. Marsiglia
La città francese si è completamente rinnovata, ma ha mantenuto immutato quel fascino bohèmien che l’ha caratterizzata per secoli
di Antonio Castello
Come si fa a descrivere una città che può contare 2.600 anni di storia? Da dove cominciare? Dai fenici, greci e romani che per prima l'abitarono o dai turchi e dagli arabi che la invasero sulla fine del primo millennio o, ancora, dagli spagnoli e italiani che qui hanno trovato rifugio e anche protezione? Raccontare Marsiglia non è semplice tanto è complessa e intrigante la sua storia, come quelle dei molti individui che in epoche diverse di qui sono passati a cominciare dai tanti legionari che a partire dal 1831 da questo porto si imbarcavano per raggiungere Sidi Bel Abbes, la sede della Legione Straniera francese. Oggi la visita di Marsiglia non può non cominciare dal Vecchio Porto, il cuore pulsante della città anche se dell’antico non ha quasi più nulla. Il Ponte di Trasbordo, opera metallica ordinata agli Atelier Arnodin nel 1903 e inaugurato due anni più tardi tra i forti di Saint-Nicolas e di Saint-Jean, che per mezzo secolo è stato l’emblema di questo luogo, non esiste più. Minato dai tedeschi nel 1944, il ponte venne completamente smantellato dopo la guerra. Caro al cuore dei marsigliesi, il Ponte di Trasbordo è stato immortalato dalla pittura, dalla fotografia e anche dal cinema. Così come non esistono più le otto corsie che fino a qualche anno fa ruotavano intorno al Porto, rendendolo praticamente invivibile. E’ sempre attivo, invece, il Ferry Boat che in partenza dal Municipio effettua ancora più volte al giorno, gratuitamente, la traversata. Oggi il luogo si presenta come un grande, immenso bacino occupato da barche da diporto, mentre le banchine che ogni mattina ospitano il mercato del pesce, sono state allargate, rese pedonali e destinate a luogo di incontro e di esibizioni, La sagoma del vecchio ponte è stata sostituita da una tettoia specchiata di Norman Foster, meno invasiva, ma di eguale fascino. Se l’emblema di Marsiglia, il porto, ha subito profonde trasformazioni, non lo è da meno il resto della città. Perfino il quartiere più antico e caratteristico, le Panier, il luogo dove venne edificata l’antica città di Messalia, sulla collina di Moulins, non è più quello di una volta. Quartiere storicamente popolare, situato dietro l’Hotel della Ville, a due passi dal Porto, ha vissuto tutte le ondate dell’immigrazione. In passato è stato infatti abitato principalmente da gente di origine italiana, corsa e araba. E quello che rappresentava un po’ l’immagine della vecchia città portuale, caratterizzata da un andirivieni di genti diverse e da un’atmosfera tipicamente mediterranea con panni stesi, facciate colorate e ripide scalinate che facevano ricordare i quartieri popolari di Napoli o Barcellona, non esiste quasi più. La Marsiglia italiana, come qualcuno l’ha etichettata, oggi è un quartiere in piena ristrutturazione. Sta diventando, e in parte lo è già, un cosiddetto quartiere Bo-Bo (borghese-bohemienne) che riunisce ancora migranti e clochard, ma anche artisti e residenti. Passeggiare per le vie strette del quartiere, ormai quasi completamente pedonalizzato, è importante per capire lo spirito della città. I negozi trandy e i muri tappezzati di vecchi giornali, sono la vera immagine di un luogo che si vuole distinguere. Il simbolo di questo quartiere e della sua rinascita è rappresentato da l’Hospice de la Charitè. Il capolavoro incompiuto di Pierre Puget, il vecchio ospizio che aveva accolto gli appestati, i poveri e gli indigenti per quasi due secoli, nonché la popolazione cacciata di casa dopo l’ordine di distruzione dell’intero quartiere, ad opera dei nazisti, oggi è un attivo centro culturale. E il luogo che più di altri aveva conosciuto la più terribile miseria di questo mondo, oggi è uno stupendo complesso, sublime nelle sue linee, messe in risalto dalla pietra rosa.
Il progetto di trasformazione di questa città, iniziato nel 1996, si è compiuto lo scorso anno. Con la consacrazione di Capitale Europea della Cultura, infatti, il capoluogo della Provenza, che già negli ultimi anni aveva subito notevoli trasformazioni, si è rifatto completamente il look. Tra recuperi, riconversioni e nuove costruzioni, è stato calcolato che sono stati spesi non meno di 600 milioni di euro. Ma sono stati spesi bene, perché l'immagine di Marsiglia è oggi completamente cambiata e l'antica città malfamata si è finalmente scrollata di dosso quell'etichetta imbarazzante che da sempre l'aveva connotata. Tra i progetti più rivoluzionari ce n'è anche uno tutto italiano, Villa Mediterranée, firmato dall'architetto Stefano Boeri. Tra le altre archistar che hanno messo la loro firma a Marsiglia, troviamo Jean Nouvel, l'autore del grande grattacielo che ha cambiato completamente lo skyline della città, Frank O. Gehry autoredel museo della fotografia, Massimiliano Fuksas che ha ideato l'Euromed, un nuovo polo culturale che ospita un multiplex, in collaborazione con il regista Luc Besson, e un hotel. Tra gli edifici più notevoli c'è il MuCEM, Museo delle Civiltà d'Europa e del Mediterraneo, che ospita esposizioni, un auditorium, negozi, caffè e ristoranti. E laddove c’era l’antica stazione sanitaria marittima, il luogo di prima accoglienza per quanti sbarcavano a Marsiglia provenienti da ogni parte del mondo, c’è ora il Museo Regard de Provence, un polo museale realizzato interamente con fondi privati, che malgrado sia aperto soltanto da poco più di un anno, si è già imposto, per il valore delle sue esposizioni, come un centro di notevole interesse culturale. La struttura è stata completamente rifatta ad eccezione dei luoghi dove gli immigratiti venivano accolti e visitati prima di dar loro il permesso alla libera circolazione sul territorio francese. Tra tante novità, però, ce n'è una insostituibile: il Santuario di Notre Dame de la Garde, da dove "La Bonne Mère" protegge i marinai, i pescatori e tutti i marsigliesi. Da lassù lo sguardo si lascia andare su un panorama bellissimo: il Vecchio Porto, il quartiere del Panier, le isole del Frioul e di If, i quartieri delle spiagge e le colline che circondano la città. Una visita da non perdere se si vuole scoprire fino in fondo il carattere e il fascino di Marsiglia.
INFO: Visitare oggi Marsiglia è facile e conveniente. Vueling, la giovane compagnia aerea spagnola, infatti, ha inaugurato di recente un volo diretto al costo di solo 39 euro. A queste condizioni approfittarne non è solo conveniente, ma quasi doveroso. E per un soggiorno di classe suggeriamo il nuovissimo Hotel Intercontinental, inaugurato lo scorso anno dopo un restauro durato quasi cinque anni e un costo di 100 milioni di euro. Un cinque stelle pieno di comfort che renderà indimenticabile la vacanza, anche se per un solo weekend.
www.marseilletourisme.fr