Tra Rapaci, acquedotti etruschi e vegetazione lussureggiante
Nel piccolo paradiso del Parco Natura La Selvotta di Formello con l’artista internazionale Ciro Cellurale
di Claudio Manari
Come di consueto, ogni anno, col sopravvenire della bella stagione, lo scrivente, insieme al maestro Ciro Cellurale (a sinistra nella foto qui a destra, che ha dipinto il bellissimo quadro che vediamo in apertura), pittore ormai noto internazionalmente, appassionato promotore delle bellezze artistiche italiane, allo scopo di divulgare il più possibile il patrimonio culturale dei paesi e borghi meno conosciuti della penisola, si reca in località che spesso sono trascurate dai turisti, in quanto non sempre inserite nei tour proposti dagli operatori di settore.
La visita che vi propongo è presso il Parco Natura La Selvotta a Formello a pochi passi da Roma.
Il Parco è davvero un unicum nel suo genere, in quanto coniuga divertimento, relax e cultura, grazie all’impegno e alla passione della Famiglia Garruto, che preserva una oasi ecologica di eccezione, a pochi passi da Roma e dal Parco di Veio, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e diversificata.
Nel parco infatti si possono ammirare centinaia di specie di animali nel loro ambiente e soprattutto si possono ammirare i rapaci in volo e da vicino, grazie alla bravura dei loro addestratori.
Giacomo e Lorenzo Garruto e il padre Francesco, ma anche gli altri membri della famiglia ci hanno accompagnato in questo incanto e hanno permesso allo scrivente ed al Maestro Ciro Cellurale di poter addirittura farsi fotografare con l’Aquila di Steller sempre sotto l’attento occhio del loro addestratore.
L’artista internazionale che si è recato in visita al Parco, ha sottolineato come sia stato felice di poter essere testimonial di queste attività, ed ha realizzato come di consueto un dipinto in omaggio alla visita che raffigura un’aquila in volo nel suo particolarissomo e unico stile, che spazia dai ritratti, ai paesaggi, al contemporaneo, alle copie d’autore, ed altro ancora in un multiforme percorso che solo un artista completo può realizzare.
Ritornando alla visita al Parco, va sottolineato come tutto sia organizzato mirabilmente e con quanta passione le attività vengano proposte a pubblico.
Nel parco è presente un’aerea attrezzata per grigliate e pic-nic e i visitatori possono godersi una intera giornata di relax, intervallando le attività individuali a quelle della scaletta degli evento del Parco.
Si può vedere una fattoria, con animali domestici e da cortile, ma anche muli, cavalli, lama, e una moltitudine di uccelli di ogni specie e soprattutto , come gìà accennato i rapaci.
Una visita didattica viene anche proposta per avvicinare il pubblico alle attività di apicultura e al mondo delle api e della produzione del miele e dei suoi derivati.
Particolarmente interessante la visita all’acquedotto Etrusco, che è uno dei pochissimi acquedotti Etruschi con un così elevato stato di conservazione.
I visitatori possono ammirarlo e percorrerne un tratto in sicurezza per poterne ammirare la tecnica costruttiva e grazie alle spiegazioni di Francesco Garruto che ci accompagna, quale fosse il suo percorso originario e come si utilizzasse in antichità tale struttura.
Invito pertanto alla visita tutti coloro che sono amanti della natura, degli animali, delle piante e delle emergenze archeologiche, che raramente sono concentrate in un territorio così piccolo, pur nella sua vastità.
Una curiosità: Nella foto più sopra a destra vediamo l'Autore dell'articolo Claudio Manari con la fantastica aquila, pensoso e preoccupato ma molto coraggioso...