Mostra Colori e Simboli dell’artista Angelo Russo
Aprirà i battenti mercoledì 1° settembre, alle ore 18,00, presso la suggestiva location di Viterbo Sotterranea (Piazza della Morte, 1) a Viterbo, la Mostra Colori e Simboli dell’artista Angelo Russo.
La rassegna si prefigge l’obiettivo di offrire ai visitatori un percorso ricco di fascino, con l’intento di farli entrare maggiormente a contatto con le proprie emozioni. Scendere infatti, metaforicamente, sempre più in basso (la scelta della location non è un caso), l’avvicinarsi all’inconscio e ai colori che si contrappongono al grigio della roccia, integrando i due opposti (luci ed ombre) che si rincorrono quasi danzando, pur nella monumentale staticità delle grotte, daranno la cifra stilistica della mostra. I quadri principalmente su tela, alcuni su tavola, sono polimaterici di varie grandezze e proprio nel rispetto del percorso “emozionale” saranno tutti corredati da didascalie. Nelle intenzioni dell’artista la mostra nasce con l’intento di comunicare un messaggio positivo: la vita va avanti nonostante tutto. Nel corso della storia troppe volte l’essere umano ha sperimentato disagi, catastrofi, significativi mutamenti dell’habitat o pandemie, riuscendo sempre ad uscirne e facendone tesoro pur nella tragicità degli eventi. Non è un caso che nella mostra ci sia più di una tela con l’immagine della farfalla, simbolo per antonomasia di trasformazione e rinascita essendo un animale che senza condizionamenti esterni passa dalla condizione di bruco a larva per diventare bellezza e leggerezza che si libra nell’aria, nei prati, tra i fiori.
Per dare il giusto risalto all’iniziativa è previsto un mese di esposizione. L’opportunità, oltre all’evento culturale che offre ai visitatori la produzione pittorica di uno tra gli artisti più apprezzati della Tuscia, è anche quella di far conoscere ai visitatori le bellezze del territorio (la Tuscia) e la location di Viterbo Sotterranea, situata nel cuore del centro storico, fa da ulteriore volano all’evento. Nella mostra sarà anche esposta l’immagine della Macchina di Santa Rosa “Sinfonia d’Archi” oltre ad un quadro dedicato al “Facchino di Santa Rosa” inerenti l’importante evento viterbese, tanto caro all’artista, che ricordiamo rientra nella Rete delle grandi macchine portate a spalla italiane e dal 2013 è inserito nel Patrimonio orale e immateriale dell'umanità dell'UNESCO.
Durante il periodo della mostra nella bellissima Piazza della Morte a ridosso del quartiere medioevale di San Pellegrino, saranno organizzate alcune giornate con dei momenti di degustazione di prodotti locali, rafforzando la sinergia tra Arte, Cultura, Territorio e Prodotti di qualità.
Il protagonista dell’evento, il viterbese Angelo Russo, è un artista poliedrico, conosciuto anche per aver ideato a fine millennio (1991/1997) una tra le Macchine di Santa Rosa più innovative e suggestive, sia per la forma che per i materiali utilizzati, ha nella sua biografia una serie di mostre d’arte visive, sia personali che collettive, che iniziano dal lontano 1975. Proprio in questi giorni si sono concluse la sua Personale a Proceno “ritorno nel luogo natio”, la Collettiva di Tuscania 100 Pittori a Palazzo Fani, e ha ricevuto a Soriano nel Cimino il 14 Agosto dall’Associazione Soriano Terzo Millennio il premio “Gli Oleandri 2021” riconoscimento per l’innovativo e costante impegno nell’arte.
Per l’occasione è stato stampato un catalogo (David Ghaleb Editore) con le immagini a colori di tutte le opere (Fotografie F. Biganzoli), biografia dell’autore e vari commenti sulle opere stesse.
La rassegna è organizzata con il Partenariato dell’AICS (Associazione Italiana Cultura Sport Comitato Provinciale di Viterbo), della Confesercenti di Viterbo e di Viterbo Sotterranea. Gode inoltre del patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Viterbo, della Camera di Commercio Rieti e Viterbo, della Fondazione Carivit, del Sodalizio Facchini di Santa Rosa e dell’ACTAS (Associazione Culturale Turismo Arte Spettacolo di Tuscania) ed è sponsorizzata dalla Cooperativa agricola “Cesare Battisti” di Vetralla, da Vitauto di Vitorchiano e da Klimt Art di Viterbo.