Molise, la regione che si scopre tardi e si ama per sempre
A pochi passi dalla Puglia, a pochissimi dall’Abruzzo, il Molise resta l’incognita per moltissimi italiani che inconsapevoli di avere uno dei mari più belli dello Stivale a pochi passi viaggia per altri orizzonti.
Il Molise è storia, è buon cibo, sono le onde fresche e limpide della sua pulizia, sono larghe spiagge bianche, palme caraibiche e tanta, tantissima arte.
Caratterizzata da castelli, torri, racconti generazionali che partono dal medioevo fino ad arrivare alla Street art, quest’ultima tipica di Campomarino vecchia ( CB) grazie alla pittrice Liliana Corfiati che ha creato un vero e proprio percorso fatto di colori, personaggi, teste e cuori all’unisono con una classe ed un realismo che difficilmente si trova in giro.
E se vi dicessi che Liliana Corfiati è una donna non più ventenne? E se vi dicessi ancora che si arrampica sulle impalcature meglio delle adolescenti?
È qualcosa che incanta, sbalordisce e incuriosisce decine di migliaia di persone che passando per Campomarino e Campomarino Lido li spinge a restare ma soprattutto a tornare.
Il Molise da vivere è fatto di persone, di pelle, di abbracci, di calore, di uomini che si aiutano, di spalle forti e grandi lavoratori, di spiagge attrezzate, di umanità verso i disabili che recentemente sono stati chiamati per essere ospitati a titolo totalmente gratuito dal Direttore Lino Vileno nella sua struttura (Aloha Park Hotel)
Campomarino e Termoli sono solo due, forse i più importanti dei gioielli rappresentativi non a caso anche protagonisti del Giro d’Italia che ha alloggiato e mangiato al Lido di Campomarino e alla pubblicità durante il festival di Sanremo che ha evidenziato l’importanza della bellezza che va aldilà del solito cliché. (Mariachiara Sacchetti)
Foto di Vincenzo Melino