La Croazia lancia la Slavonia come destinazione del futuro
L’offerta turistica del Paese presentata a Milano nel corso della BIT
di Antonio Castello
“La Croazia rappresenta la vera novità nel panorama delle destinazioni turistiche europee. Lo dimostrano le cifre che parlano lo scorso anno di 16 milioni di turisti per un totale di 91 milioni di pernottamento e un incremento che si è attestato sul 10% con una previsione, per quest’anno, che potrebbe raggiungere il 25%”. E’ quanto ha affermato il Ministro per il Turismo, Gari Cappelli, nel corso dell’incontro promosso all’Hotel Principe di Savoia a Milano in occasione della Borsa Internazionale del Turismo. “In questo scenario, ha continuato il Ministro, gli italiani occupano un posto rilevante (insieme a Francia, Germania e Russia) con un milione e 250 mila arrivi e 6 milioni di pernottamenti facendo segnare un incremento attestatosi fra l’8 e il 10%. L’interesse per la Croazia è testimoniato dal continuo incremento dei collegamenti sia via aerea che via mare. Per il 2018 dovrebbero entrare in funzione collegamenti da Trieste e Pescara (ma non è escluso che se ne possano aggiungere altri) con catamarani, veloci e confortevoli.
Le novità, ha detto ancora il Ministro Cappelli, sono tantissime e spaziano dal turismo culturale a quello medico. Com’è noto già oggi è possibile ricorrere a prestazioni mediche in cliniche private ma, prossimamente, non è escluso che queste possano essere fornite anche dalle strutture pubbliche con il coinvolgimento di numerose compagnie assicurative. Gli sforzi maggiori, comunque, riguardano il comparto alberghiero. Nei prossimi anni investiremo oltre 800 milioni di euro per la costruzioni di nuovi alberghi a 4 e 5 stelle e l’adeguamento di quelli già esistenti a standard qualitativamente migliori. Forte è l’interesse delle grandi compagnie alberghiere che hanno individuato nelle zone marine del Quarnaro, Spalato, Zagabria ed altre località i siti dove investire. L’azione del Governo Croato, ha concluso il Ministro, è comunque a 360 gradi e non trascura nessun ambito d’intervento.Sicuramente investiremo sull’aspetto naturalistico e paesaggistico, sullo sport e in particolare sul cicloturismo, avendo riguardo soprattutto all’aspetto enogastronomico. In questi ultimi due anni le cose sono completamente cambiate: oggi possiamo fregiarci anche di una stella Michelin e ben altri 35 ristoranti sono in lizza per aggiudicarsela”.
Aprendo i lavori, il direttore per l’Italia dell’ente del turismo croato, Branko Curic ha esordito con una affermazione che non ha lasciato molti dubbi su quello che sarebbe stato il programma della serata: “La Slovonia è la meta del futuro”. E a parlarne è intervenuta Zana Skejo dell’Ufficio del Turismo di Vukovar. “La Regione, ha detto, situata nella parte nord-orientale del Paese, è attraversata da tre fiumi (Drava, Sava e Danubio) che le conferiscono le caratteristiche tipiche di una pianura alluvionale. Ma non si pensi solo all’ambiente, peraltro di grande interesse per le specie vegetali e animali che lo popolano, perché la regione è ricchissima di storia e cultura essendo considerata la “culla della civiltà europea”. Le città sono piccole ma tutte di grande interesse come Osijek che svolge un ruolo di guida tra le città dell’intera Croazia orientale. La sua posizione, adagiata sulle sponde del fiume Drava, ne determina l’importanza. Il suo simbolo è il famoso Ponte di Sulejman, lungo 8 chilometri e risalente al XVI secolo. Ma è tutta la regione ha infondere interesse nel turista con una serie di attrattive che vanno dal Castello di Eltz, sede del Museo di Vukovar a quello degli Odescalchi, per terminare con la fortezza di Brod, con la sua caratteristica pianta a forma di stella”.