L’attrice MARISA SOLINAS nel suo PRIMO FILM, celebrata a ROVIGO
di Claudio Manari
Con immenso piacere, ricevo comunicazione, che naturalmente non posso non passare all’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi, di un importante evento che, come leggerete, celebra un film importante che stava scomparendo e che da anni non viene proiettato, né tantomeno trasmesso alla Televisione: Scano Boa di Renato Dall’Ara (1961)
In qualità di autore del libro “Marisa Solinas, la Venere del cinema italiano” avevo già trattato l’argomento e corredato il testo con la scheda dettagliata del film.
Nel film appare infatti per la prima volta sullo schermo la giovanissima Marisa Solinas, prima di essere lanciata nel firmamento cinematografico con Boccaccio 70 di Mario Monicelli.
La Solinas, appare nelle prime scene in compagnia della protagonista, la meravigliosa Carla Gravina e insieme alla mamma che vi recita in una parte non accreditata ma che costituisce un’altra vera “chicca” del film.
Il comunicato relativo a questo evento da non perdere sottolinea come questo evento, sia un appuntamento gratuito dedicato non solo agli appassionati di cinema, ma anche a tutti gli amanti del Polesine e dei grandi registi italiani che si sono lasciati affascinare dai paesaggi suggestivi di queste zone.
Il film “Scano Boa” fu diretto dal regista Renato Dall’Ara (1961) e sarà proiettato nella Sala Bisaglia del Cen.Ser di Rovigo (viale Porta Adige 45, Rovigo), giovedì 10 maggio 2018 alle ore 21, per rendere omaggio a quest’opera cinematografica considerata un pilastro importante del cinema polesano, da poco digitalizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore rodigino Gian Antonio Cibotto, “Scano Boa” è anche il nome del paesino di pescatori sul delta del Po nel quale è ambientata la trama: un padre insieme alla figlia arriva proprio in questo luogo per iniziare una nuova vita, ma qui le cose iniziano male e viene subito accusato di portare disgrazia agli altri abitanti.
La pellicola racconta in 90 minuti fatti, luoghi e personaggi di questa terra, l’ultima lingua di sabbia sul Delta Po prima dell’apertura al mare Adriatico, attraverso immagini rese ancora più espressive grazie all’uso accurato della fotografia in bianco e nero.
La proiezione sarà anticipata dal cortometraggio (o “piccolo film”, come è stato definito) “L’Isola che c’era” (2014) diretto da Alberto Gambato, che ha saputo ricostruire il primo corto girato nel ‘54 da un esordiente Renato Dall’Ara.
Va assolutamente sottolineato che con il suo contributo, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo ha consentito la digitalizzazione dell’unica pellicola rimasta del film Scano Boa, custodita negli archivi di Lab 80 di Bergamo del film.
Un impegno importante per protrarre la memoria storica della cinematografia italiana e non dimenticare storie, protagonisti e paesaggi del cinema in Polesine.
L’attrice Marisa Solinas, in tale occasione si rammarica di non poter essere presente per altri impegni già confermati, ma durante l’incontro odierno, mi ha commosso con il suo struggente ricordo di quel giorno del 1961 che affrontò per la prima volta la macchina da presa in un film, dopo anni di teatro e di interpretazioni canore. Ancor più importante per Marisa è il fatto che si ricorda con commozione le attenzioni della mamma sul set e la sua partecipazione seppur non accreditata che è un piacere rivedere sullo schermo.
Orgogliosa del fatto che il film sia stato digitalizzato, ringrazia La Fondazione per avere digitalizzato il film per preservarlo dalla distruzione alla quale vanno incontro dopo tanti anni le pellicole.
Insieme al maestro Ciro Cellurale, che per l’occasione ha donato all’attrice una riproduzione fedele olio su tela della locandina del film, mi unisco al plauso per questa iniziativa che fa onore all’Istituto Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e alle autorità rodigine per il sostegno a tali manifestazioni.