Il turismo nautico come frontiera della blue economy
140 miliardi di valore: se ne parla alla BIT digital edition - Un appuntamento da non perdere il prossimo 10 maggio alle 17 nella piazza virtuale di Start Up Turismo
Letyourboat partecipa a Bit, Borsa Italiana del Turismo che quest’anno è, come molte altre fiere internazionali, in versione digitale.
Non si può parlare di ripartenza del turismo senza pensare alla sostenibilità e alla blue economy. Per questo Letyourboat, nell’area Start Up Turismo, ha dato vita ad un convegno: “Il turismo nautico come nuova frontiera della blue economy” da seguire a questo link il 10 maggio dalle 17 alle 18.
A moderare il convegno Walter Vassallo, a.d. di Letyourboat. Ospiti: Giovanni Acampora, presidente Assonautica, Giancarlo Vinacci, promotore Blue Economy Summit, Bruno Santori, vice presidente Assonat, Angelo Basso, presidente Europa Group RE, Fabrizio Badalucco, a.d. Triscovery, Mattia Montaldo, charter e host advisory board di Letyourboat.
Il convegno vuole esplorare nuove opportunità di rinnovarsi per i marina e di promuovere la sostenibilità per il turismo nautico. “E’ una importante risorsa per la creazione di posti di lavoro e la crescita della blue economy” fa osservare l’a.d. di Letyourboat, Walter Vassallo, introducendo il tema.
“Le attività di Letyourboat – spiega l’a.d. - sono incentrate sulla crescita dei Marina attraverso co-marketing studiati per questa offerta, sia a livello di comunicazione, per aiutarli a crescere e aumentare la propria visibilità, sia a livello di commercializzazione dei servizi turistici, attraverso un’azione che mobilità l’intero sistema locale per un’accoglienza turistica integrata”.
“L’economia del mare nel sistema nazionale ha una rilevanza fondamentale in un Paese come il nostro che ha oltre 7.000 chilometri di costa, con 15 Regioni e 600 comuni affacciati sul mare, e 5000 siti di balneazione che ci vedono primi in Europa per spiagge e baie” fa notare Giovanni Acampora, presidente di Assonautica.
Acampora anticipa nel convegno di dati nazionali Unioncamere di settore, ancora inediti. Attualmente sono 208.606 le imprese iscritte nei registri camerali e il settore che maggiormente contribuisce alla blue economy è proprio quello del turismo con 95.933 imprese, che rappresentano il 30,9% del valore aggiunto prodotto, circa 14,4 MLD di euro, con il 38,1% dell’occupazione. “Di fronte a questi dati dobbiamo capire quale sarà il volano di sviluppo di questa economia anche a livello europeo” prosegue il presidente di Assonautica che fornirà durante il convegno un quadro approfondito del settore.
Giancarlo Vinacci, promotore del Blue Economy Summit insiste sul valore del comparto: “La blue economy con l’indotto arriva a rappresentare quasi il 10% del PIL Italiano: 140 miliardi, e ci sono dei settori che vanno ancora sviluppati. Vinacci, a questo proposito, si sofferma sullo static charter, la possibilità di noleggiare le imbarcazione all’ormeggio, core business di Letyourboat.
“Attualmente il noleggio delle imbarcazioni da ferme, è sottoposto alle stesse regole dalla navigazione – afferma – questo è un freno per lo sviluppo della blue economy e del turismo italiano, un cavillo che se muta può liberare un nuovo asset del turismo in Italia”.
Bruno Santori, vice presidente Assonat, associazione che riunisce porti e approdi turistici, fa osservare che da anni il settore soffre nei Marina, “vittime di uno tsunami finanziario che non ha tenuto conto del valore e della funzione dei porti turistici per i territori di riferimento”.
Angelo Basso, presidente di Europa Tourist group, porta l’esempio di un’innovativa attività turistica, già affermata in Nord Europa, Stati Uniti e Canada: le house boat come strutture ricettive, una inedita offerta che ha il suo esempio nel Marina Azzurra Resort a Lignano.
Fabrizio Badalucco, a.d. Triscovery, presenta il marketplace che mette in contatto armatori di escursioni in barca con i turisti, un’azienda votata all’accessibilità e alla destagionalizzazione
In chiusura Mattia Montaldo, armatore, che rappresenta anche una società di charter, ha commentato positivamente tutte queste nuove forme di turismo proprio per il loro supporto al superamento della stagionalità, uno degli obiettivi più importanti del comparto.