Il turismo continuerà a crescere, ma molto rimane da fare
Le previsioni dell’estate in corso, elaborate da Confturismo con la collaborazione dell’Istituto Piepoli
di Antonio Castello
"Abbiamo in mano un tesoro”. Esordisce con questa perentoria affermazione l’intervento di Luca Patanè, Presidente Confturismo, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione dell’Estate 2018 elaborata dall’Istituto Piepoli in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano. “Dal turismo possono venire grandi opportunità di sviluppo per la nostra economia. Ma la politica, avverte, deve smettere di ignorarci. Troppe cose ancora non vanno. Lo stesso “Decreto Dignità” attualmente all’esame delle Camere non ci convince. I voucher, di cui si fa un gran parlare, sono soltanto un piccolo aspetto delle priorità del turismo. Sono ben altri i temi che dobbiamo affrontare se vogliamo portare il settore ai vertici della nostra economia. Dobbiamo ad esempio competere con la fiscalità abbassando l’IVA e non aumentarla come da più parti si parla, e soprattutto dobbiamo essere più flessibili perché il lavoro nel turismo è principalmente stagionale. Le difficoltà strutturali di cui soffre l’Europa e che si riflettono sul nostro sistema, dovrebbero essere portati a soluzione. In una parola dovremmo aumentare il nostro peso in un sistema che in questo momento non ci vede protagonisti, come meriteremmo di essere, ma che anzi ci penalizza”. Dall’analisi dello studio emerge che le vacanze degli italiani saranno quest’anno condizionate dalle condizioni del tempo. ”Molti, dichiara Nicola Piepoli, Presidente dell’Istituto che ha condotto l’indagine, hanno dovuto spostare a causa del maltempo (il mese di giugno è stato collocato al 2° posto fra quelli più piovosi negli ultimi sessant’anni) il proprio periodo di ferie e ancora non si sa quando queste potranno essere usufruite”. Il budget medio comunque sarà di 847 euro procapite e il mese in cui si spenderà di più sarà agosto con una spesa media di 910 euro. Dall’indagine è emerso che solo il 13% in più, rispetto agli intervistati dell’anno precedente, ha previsto un budget di spesa superiore. La spesa totale degli stranieri che visiteranno il nostro paese sarà di 16 miliardi, ben 7 miliardi in più di quanto spenderanno gli italiani che si recheranno all’estero (9 miliardi). Un surplus che non si registra in nessun altro settore dell’economia nazionale.
Un dato estremamente positivo viene dal numero dei passeggeri internazionali che transiteranno per i nostri scali aeroportuali. Si ritiene infatti, che saranno due milioni in più di cui la metà diretta verso destinazioni del centro-sud Italia. Come dire che finalmente anche il nostro Meridione si sta conquistando una fetta di quel turismo balneare che fino allo scorso anno preferiva destinazioni più esotiche. E tra queste si deve segnale il boom di alcune mete fino allo scorso anno “fuori gioco”, prima fra tutte l’Egitto che sta rivivendo davvero una “nuova primavera”. Ma il successo arriderà anche a Marocco, Tunisia e soprattutto, alla Turchia dopo la svalutazione della moneta. Anche la Croazia incrementerà gli arrivi provenienti soprattutto da Germania, Austria e Italia. La durata media del viaggio rimane sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno, ma aumenta la spesa media. Tra le prenotazioni degli italiani aumentano quelle verso Spagna e Grecia, il Mar Rosso e l’Oceano Indiano con le Maldive in testa. Le destinazioni top degli italiani che rimangono entro i confini nazionali sono Sardegna, Sicilia e Puglia.