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Il porto romano di Classe: quando Ravenna era la regina dell’Adriatico

25ClassePorto

di Claudio Manari

14CiroClasseMeta di questa visita, come di consueto insieme al maestro Ciro Cellurale (nella foto), pittore ormai noto internazionalmente, ed appassionato promotore delle bellezze artistiche italiane, mi sono recato oggi, con l’intento di divulgare il più possibile il patrimonio culturale dei paesi e borghi meno conosciuti della penisola, presso gli scavi archeologici del Porto romano di Classe, località alle porte di Ravenna, che oltre ad annoverare fra le sue bellezze, la celeberrima Basilica di Sant’Apollinare in Classe, nasconde nelle pieghe del suo territorio un gioiello di urbanistica antica, perfettamente realizzato secoli fa per permettere alla vicina Ravenna di poter commerciare con tutto il mediterraneo.

Le notizie dettagliate sul sito che si desumono dal ricco apparato multimediale messo a disposizione dalla Fondazione Ravenna Antica e che sono consultabili per gli approfondimenti ai link dedicati al Porto, informano che Il sito archeologico dell’Antico Porto costituisce soltanto unaprima tappa del Parco Archeologico di Classe, che sarà sviluppato intorno alla succitata grande Basilica. 

Il Parco infatti si arricchirà successivamente con il Museo della Città e del Territorio, ricavato nell’ex Zuccherificio di Classe e con la Basilica di San Severo, in corso di scavo.

L’Antico Porto di Classe si trova a circa  4 chilometri dal centro storico di Ravenna, e si articola lungo un percorso che permette al visitatore di rivivere la vita quotidiana del IV e V secolo D.C. 8Classepavimento

8ClassecanalinoIl sito dell’Antico Porto si trova in un punto cruciale del sito di Classe: l’imboccatura del porto–canale antico, quell’ampia rottura di duna che alimentava l’intera laguna, che comprende parte dell’isola ed il quartiere commerciale che si affacciava sulla sponda sud del canale.

Ed è qui che Ottaviano Augusto verso la fine del I secolo a.C. fece costruire gli imponenti moli foranei che consentivano alle navi l’accesso dal mare.

Il percorso inizia dal Centro Visite, che ospita una sala multimediale in cui l’immagine di un mercante del tempo, riprodotta virtualmente, introduce gli aspetti naturalistici, geologici, storici ed archeologici del territorio in esame, unitamente ad immagini e filmati sui monumenti più importanti di Ravenna e sulle ricostruzioni storiche del sito. La visita continua spostandosi all’interno dell’area archeologica, che presenta una strada basolata sui lati della quale si affacciavano una serie di magazzini, di cui oggi si conservano le fondamenta, adibiti in antico al carico/scarico delle merci.11Classepietre

La scoperta dell’area dell’Antico Porto avvenne nel 1975 e gli scavi si protrassero durante gli anni ’80 e ’90   che portarono alla scoperta  di uno dei magazzini principali; fu poi rinvenuta una strada basolata e delle strutture lignee di contenimento della sponda.

Negli anni 2000 ripresero gli scavi che hanno portato alla completa messa in luce degli edifici che si possono ammirare oggi.

Benchè si tratti per la maggior parte di fondamenta , la lettura del sito è facilitata, come già accennato,  dalle ricostruzioni multimediali e dai pannelli trasparenti che calano il visitatore nella realtà di secoli orsono. Queste lastre prospettiche serigrafate   propongono infatti la ricostruzione in alzato dei magazzini e degli elementi architettonici non più presenti; le riproduzioni grafiche vengono a sovrapporsi con il panorama circostante, fondendosi e restituendo la vista del complesso come doveva essere nel V-VI secolo, facendo vivere al visitatore un’esperienza immersiva a tutto tondo.

Il parco archeologico, offre una accoglienza fuori dal comune, con personale alla biglietteria ed al book shop fornitissimo, assai preparato, cortese, disponibile e sempre al servizio del visitatore.