I Borghi più belli d’Italia: “L’impatto economico sulla filiera turistica”
In occasione dell’anno dei Borghi più belli d’Italia, Skål International Roma, nella sua veste di Ambassador, ha organizzato il Forum con la partecipazione di MIBACT, ENIT, l’Associazione Alberghi Diffusi, Lybra, e la collaborazione del Club I Borghi più Belli d’Italia e Borghi Italia Tour Network, al fine di approfondire le possibilità di sviluppo della nuova offerta turistica, capirne le strategie innovative di marketing, degli investimenti connessi alla valorizzazione di questo grande patrimonio, oltre che analizzarne l’impatto economico sulla filiera turistica.
“Skål International Roma - commenta Antonio Percario, presidende Skal International Roma - ha come obiettivo il posizionamento ed il rilancio turistico attraverso un metodo aperto e partecipato atto a rafforzare l’attrattività del nostro Paese verso una visione unitaria ed innovativa di promozione e commercializzazione del nostro Patrimonio Culturale”.
Nel corso del Forum Economic sono stati presentati i dati e le tendenze turistiche de I Borghi più Belli d'Italia (271 i piccoli centri storici, inferiori ai 15.000 abitanti) e i nuovi progetti dell'ENIT che mirano a promuovere un turismo di qualità e di attività che disincentivino lo spopolamento dei borghi e dei piccoli centri italiani.
I borghi più belli d'Italia dispongono di strutture di accoglienza turistica con oltre 176 mila posti letto in circa 6.300 esercizi ricettivi. L’offerta ricettiva complessiva – grazie anche all’aumento del numero dei borghi - è in crescita rispetto al 2014 e registra un + 4,0% di esercizi ricettivi.
Per quanto riguarda i dati su arrivi e presenze dei turisti nel 2015-2016, si nota un incremento in linea con i valori medi nazionali (rispettivamente +5,8% e 0,6%) e 10,6 milioni di presenze (10,0 nel 2014): pari al 2,7% del totale nazionale e 36 mila notti all’anno per borgo.
Un altro elemento di rilievo è la domanda di turisti stranieri che si rileva però in proporzione minore che nel resto d’Italia in termini di presenze: sono il 43,2% contro una media nazionale del 49%, nonostante ci sia stato un significativo incremento (presenze +8,7%, arrivi +12,6%). Per quanto concerne la permanenza, si registrano 3,6 giorni di permanenza media, poco superiore che nel resto d’Italia (3,5 giorni).
Il turismo nei borghi pesa sempre di più ed è sempre più apprezzato data la grande varietà di stili architettonici, paesaggi, produzioni artigianali ed enogastronomiche, feste, tradizioni ed eventi che caratterizzano i centri e ovunque sia possibile vivere lo stile italiano.
Soprattutto l'enogastronomia e il tessuto sociale sono le armi vincenti per la promozione del territorio, come ribadisce Giovanni Bastianelli, Direttore esecutivo ENIT “promuovere il turismo nei borghi è un'operazione culturale che va oltre la semplice commercializzazione, miriamo inoltre a frenare lo spopolamento dei piccoli centri valorizzando al massimo lo spirito dei luoghi. I visitatori che scelgono i borghi sono prettamente repetears e abitanti nelle regioni limitrofe che si dedicano al turismo di prossimità, ma abbiamo numeri importanti per quanto riguarda i mercati esteri e stiamo notando interesse anche da parte dei turisti cinesi. Abbiamo avviato varie campagne promozionali dedicate ai borghi:a Londra, a Bruxelles e Madrid, Vienna unitamente a una forte promozione social, basti pensare che con l'hashtag #italianvillages abbiamo avuto oltre 70 milioni di visualizzazioni”.
Le numerose potenzialità della commercializzazione del prodotto turistico sono state evidenziate da Maria Musco Direttore Borghi Italia Tour Network, che ha confermato gli esiti positivi della politica di promozione lanciata dal MIBACT guidato dal Ministro Dario Franceschini con l'Anno dei Borghi e il risveglio dei turisti americani attratti da questo prodotto.