HILDEGARD DE STEFANO NEL RUOLO DELLA GIOVANE MINA
L’ATTRICE VIOLINISTA AL PIERRE BOULEZ SAAL DI BERLINO
di Enrico Stella
Hildegard De Stefano, talento, bellezza, eleganza, gentilezza
I migliori cantanti italiani sono molto apprezzati all’estero, talvolta anche più che in patria. Amatissima ovunque, Mina è tra quelli che hanno avuto più successo nel panorama internazionale e detiene il record di dischi venduti nel mondo: oltre 150 milioni di copie!
Gli Stati Uniti le hanno reso omaggio tante volte ed ora la rappresentano giovane, ai suoi esordi negli anni sessanta: un piccolo gioiello incastonato in una serie hollywoodiana dal titolo Ripley. La serie è basata sul romanzo Il talento di Mr. Ripley di Patricia Highsmith, che aveva già ispirato l’omonimo film del 1999, interpretato da Matt Damon e Jude Law: un successo assoluto. Il regista è Steven Zaillian, uno degli sceneggiatori più influenti nella storia del cinema, vincitore di un Oscar per la sceneggiatura di Schindler's List e nominato altre quattro volte per Risvegli, Gangs of New York, L'arte di vincere e The Irishman. Protagonista è l’attore irlandese Andrew Scott, mentre il privilegiato ruolo della giovane Mina è stato affidato alla nostra Hildegard De Stefano, già ben nota ai lettori di queste News ed entusiasta della stimolante, indimenticabile esperienza.
Violino e Musica classica, la grande passione di Hildegard
La serie è ambientata tra New York e Napoli e le riprese che hanno coinvolto la De Stefano sono state effettuate in un luogo particolarmente suggestivo sulla costiera amalfitana; l’attrice racconta di aver vissuto quei giorni sul set, immersa in un’atmosfera magica.
Ora si sta lavorando alla postproduzione e l’uscita è prevista nella prossima stagione, su Netflix.
Hildegard ha rivelato per caso le sue doti di attrice quando meno se l’aspettava. Nel 2018, mentre studiava violino, indirizzo solistico, al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, lesse un avviso della direttrice: una casa romana di produzione cinematografica (Indigo Film) cercava giovani musicisti, non necessariamente attori, per una serie televisiva. Lei si presentò, quasi per gioco, affrontando con disinvoltura ben quattro provini e venne scelta fra tanti concorrenti per interpretare il ruolo di una violinista ipovedente (Sara) nella fiction La Compagnia del Cigno, firmata e diretta da Ivan Cotroneo. L’attrice esordiente incantò il pubblico di Rai Uno, e il successo si replicò due anni dopo (2021), quando andò in onda la seconda serie: complessivamente 24 episodi in cui lei è sempre presente e attivissima.
Con un abito dello stilista cremasco Andrea Tosetti
Dopo la laurea magistrale in violino, conseguita con 110 e lode, la De Stefano, assolutamente instancabile, ha proseguito a studiare: un Master in “Performing Arts Management”. Si tratta di un corso molto impegnativo e selettivo, ideato e organizzato dall’autorevole Accademia Teatro alla Scala, che offre ai giovani professionisti una prospettiva globale sul mondo dello spettacolo, al fine di coniugare conoscenze culturali e artistiche con competenze economiche e manageriali.
Ecco cosa scrive Hildegard, dopo avere sostenuto brillantemente tutti gli esami: “Si è concluso con il massimo dei voti, il Master all’Accademia della Scala. Percorso che mi ha dato la possibilità di trovare la mia strada nel mondo manageriale delle arti performative con la speranza, più tangibile che mai, di contribuire per quanto potrò alla prosperità del mondo della musica classica, così prezioso e talvolta poco conosciuto. Durante il percorso ho incontrato persone, le cui capacità e talenti continuo ad ammirare, primo fra tutti il Sovrintendente Dominique Meyer che mi ha fatto capire che ai vertici ci possono essere persone come lui. Persone profonde e capaci di grande umanità. Un visionario che con sincerità si è reso ambasciatore della bellezza nel mondo, che riconosce i talenti nei giovani e se ne fa promotore. Con questo incontro e il nuovo senso di consapevolezza che ne deriva, lo sguardo sul mondo della musica classica si è fatto per me più luminoso e nitido.”
I sette ragazzi della Compagnia del Cigno
Il master deve completarsi con uno stage presso un'istituzione culturale di fama internazionale e Hildegard è stata ammessa a svolgere il tirocinio alla Direzione Artistica della stessa Accademia Teatro alla Scala. Dopo questa preziosa esperienza, la fase di apprendimento è proseguita per tre mesi presso la Direzione Artistica del Deutsche Oper Berlin, uno dei più importanti teatri d’opera di Berlino, inaugurato nel 1961 e sito nell’elegante quartiere di Charlottenburg.
Per la violinista milanese il tedesco è come una madrelingua: quando aveva sei anni, papà e mamma, colti e previdenti, decisero di farla studiare alla Deutsche Schule Mailand (Scuola Germanica di Milano), dalla prima elementare fino alla maturità: una preparazione rivelatasi fondamentale per il suo futuro.
Lo stage, seguito con la passione e la diligenza che hanno caratterizzato tutto il suo percorso di formazione, è stato l’indispensabile trampolino di lancio verso il lavoro stabile, a tempo pieno, presso la Direzione Artistica del Pierre Boulez Saal di Berlino, un tempio universale della Musica, dove Hildegard ha fatto il suo ingresso nel maggio di quest’anno.
Hildegard bambina parlava già il tedesco
Questa istituzione è intitolata al direttore d’orchestra e compositore Pierre Louis Joseph Boulez (1925 – 2016). L’edificio di 6500 mq che ospita la Sala Boulez e oltre venti sale prove, nonché la biblioteca dell’Accademia Barenboim- Saïd, è un palazzo storico al centro di Berlino, parzialmente ricostruito in stile neoclassico, dopo la distruzione durante la seconda guerra mondiale. La straordinaria sala concerti su due livelli, modulabile con quattro possibili configurazioni spaziali, ha la forma di un’arena ellittica, concepita dall’architetto canadese Frank Owen Gehry, su richiesta del famoso pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim; Gehry ha lavorato in perfetta sintonia con l’acclamato esperto giapponese di acustica Yasuhisa Toyota. L’inaugurazione è del marzo 2017 con un concerto del Boulez Ensemble, diretto da Barenboim. Attualmente vi si realizzano circa 150 eventi a stagione.
Qui Hildegard De Stefano, da sempre innamorata della Musica, ha trovato il suo paradiso e così ha la fortuna di svolgere un lavoro che la rende felice.
Un'altra bella immagine della nostra attrice
Recentemente è tornata due volte in Italia (12 giugno e 11 luglio) per tenere un concerto a La Milanesiana, la prestigiosa rassegna culturale di respiro internazionale che promuove relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport. Questo “dialogo tra le arti” è ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, fondatrice e direttore generale della casa editrice La nave di Teseo, nonché regista cinematografica. La rassegna è un festival itinerante e viaggia in una ventina di città italiane, ma con un particolare radicamento in vari luoghi della capitale lombarda. Vi partecipano i migliori talenti dei diversi campi della cultura: premi Nobel per la Letteratura, Nobel per la Scienza, Oscar del Cinema, musicisti che hanno avuto i maggiori riconoscimenti internazionali. Nel corso delle sue edizioni ha ottenuto una copertura stampa che ha coinvolto tutte le prime pagine dei quotidiani nazionali. Dal 2010 ha anche l’onore dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Un libro delizioso, Diario Musicale
Prima del concerto del 12 giugno, Elisabetta Sgarbi ha presentato Hildegard al pubblico presente in sala: “…bravissima violinista, scrittrice, attrice, a cavallo di due mondi tra Italia e Germania. L’ho scoperta nella Compagnia del Cigno, su Rai Uno, un gran successo diretto da Ivan Cotroneo, dove interpretava un’esuberante violinista cieca, molto ironica, molto intelligente, e da allora non l’ho più lasciata.”
Ed è stata la stessa Sgarbi, in occasione del concerto dell’11 luglio, ad annunciare l’imminente programmazione in Italia della serie americana Ripley con la giovane Mina. Particolarmente applaudita, quella sera, l’esecuzione di Méditation, intermezzo sinfonico dall’opera Thaïs del compositore francese Jules Massenet (1894). Hildegard al violino è stata affiancata da un altro giovane talento: il pianista Davide Ranaldi. Anche lui, che ha iniziato a suonare il piano all’età di quattro anni, si è laureato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, col massimo dei voti, lode e una menzione speciale per le qualità tecnico musicali di altissimo livello. E’ vincitore di numerosi concorsi e della XXXVII edizione dell’ambito Premio Venezia (2021) e si è già esibito nei più importanti teatri europei.
Hildegard suona Méditation, intermezzo sinfonico dall'opera Thaïs del compositore francese Jules Massenet. Al piano Davide Ranaldi
Ci auguriamo di rivedere periodicamente in Italia la nostra violinista attrice; intanto mi piace ricordare un passo del suo delizioso Diario Musicale (La Nave di Teseo): "La Musica, forse come le preghiere dei monaci, aiuta il mondo. Oppone resistenza a Male e violenza, al disordine. Crea uno spazio diverso, dove non siamo solo più sensibili, migliori, ma anche più forti. Uno spazio che, fin quando le note suoneranno, non può venire infranto."
(Per le foto si ringraziano Hildegard De Stefano e Indigo Film. Fotografi: Lorenzo Gorini, Monica Monimix Antonelli, Sara Petraglia.)