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Grande successo a Spoleto per il documentario “28… ma non li dimostra”

CampanellaPieffeci Si tratta di un lungometraggio ideato, scritto e realizzato da Pierfrancesco Campanella (foto a sinistra), con la regia di Emanuele Pecoraro (foto a destra) e la produzione di Sergio De Angelis per Cinedea srlEmanuelePecoraro7

Dove va il cinema italiano? Oltre la commedia, le nuove proposte” è la speciale sezione della rassegna “Primo Piano sull’Autore”, dedicata quest’anno alle opere del regista Pasquale Squitieri, che ha visto proiettati molti film indipendenti, tra corti e lunghi, tra i quali appunto “28… ma non li dimostra”. 

Altri titoli in cartellone che si sono particolarmente distinti nel corso della manifestazione sono: “Disneyland” di Marco Cervelli, “L’amore è tutto qui” di Marco Fiorentini e “Anatomia di un amore” di Emanuela Tempesta. 

Per tornare a “28… ma non li dimostra”, si tratta di una sorta retrospettiva sui film realizzati, a partire dal 1965 fino ai primi anni novanta, con la formula produttiva regolata dal cosiddetto “Articolo 28”, una tipologia di finanziamento statale che ha suscitato nel corso del tempo perplessità e contestazioni di ogni genere. 

Il documentario diretto da Emanuele Pecoraro alterna interviste a qualificati addetti ai lavori a spezzoni di quelle pellicole, spesso al centro di roventi polemiche, alcune delle quali hanno comunque avuto il merito di lanciare tanti giovani talenti (attori, registi, produttori) oggi ai massimi livelli.