Fiavet Confcommercio: il turismo scolastico non può aspettare
A settembre scade la proroga ANAC, la Federazione chiede decisioni concrete del Tavolo Tecnico del turismo scolastico. I viaggi di istruzione devono uscire del Codice degli Appalti valido per settori come l’edilizia, ma inapplicabile ai servizi per le persone, soprattutto quelli educativi
Fiavet Confcommercio ha scritto al Ministero del Turismo sollecitando un immediato tavolo tecnico che dia vita a progetti concreti per il turismo scolastico.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico la situazione dei viaggi di istruzione è ancora nel più completo caos, senza direttive univoche.
“Non abbiamo varato il Quaderno Amministrativo sul quale il Tavolo Tecnico del Turismo Scolastico ha lavorato per molti mesi, senza sostanziali progressi” scrive Fiavet Confcommercio che ricorda la stesura di una bozza di Linee Guida che non ha avuto ulteriori progressi di partecipazione .
“Certamente gli interessi coinvolti e la materia complessa non facilitano il lavoro, ma nonostante l’apporto dato e il grande impegno profuso il progetto è ancora allo stato embrionale” afferma Fiavet-Confcommercio.
Dunque la federazione chiede al Ministero del Turismo di intercedere presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito coinvolto nel Tavolo Tecnico del Turismo Scolastico per risolvere le questioni che si rinnovano con l’inizio del nuovo anno scolastico.
Non ci sono infatti proposte e soluzioni in vista della prossima scadenza della moratoria concessa da l’Autorità Nazionale Anticorruzione per la certificazione come stazioni appaltanti delle scuole. Fiavet Confcommercio vorrebbe sapere se varrà concessa un’ulteriore proroga, ma soprattutto vorrebbe regole univoche e certe. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva infatti avviato un confronto con l’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha dato parere favorevole ad una deroga dall’8 marzo al 30 settembre 2024 per l’autonomia delle scuole nella procedura di acquisto di viaggi d’istruzione, stage linguistici e scambi culturali.
Non occorreva più, quindi, in questo periodo, la qualifica di stazioni appaltanti per gli istituti scolastici. Con questa deroga si è semplificato il lavoro sia delle scuole sia degli operatori turistici che si occupano di viaggi di istruzione, ma la richiesta di Fiavet Confcommercio è di un intervento politico, che possa prevedere, con una norma ad hoc, l’esclusone del turismo scolastico del Codice dei contratti pubblici, come già previsto per altri tipologie di affidamenti di beni e servizi. C’è quindi bisogno di varare delle Linee Guida o un Quaderno Amministrativo per dare indicazioni di massima uniformi alle scuole sugli affidamenti del turismo scolastico, e per mettere ordine in un settore strategico e rilevante per l’economia.
La Federazione ha quindi scritto al Ministero del Turismo richiedendo “una urgente accelerazione delle decisioni e atti deliberativi del Tavolo Tecnico per arrivare, entro il 15 settembre, ad obiettivi non più prorogabili”.