Cracovia e Ufficio del Turismo Polacco presentano le Giornate Mondiali della Gioventù
A poco più di un mese dall’apertura (26 luglio)
di Antonio Castello
Il miracolo voluto e realizzato da Papa Giovanni Paolo II, si ripete per la XIV volta. Le Giornate Mondiali della Gioventù che ebbero inizio nel 1985 per intuizione del papa, il quale tuttavia non si mai voluto considerare il fondatore, tanto da affermare in ogni circostanza che erano stati “i giovani a crearle”, si ripeteranno per l’ennesima volta. Egli desiderava promuovere le aspirazioni dei giovani ad avere un proprio spazio nella chiesa e nel mondo, e, disponendosi a sostenere la loro iniziativa, creò la "Sezione giovani" del Pontificio Consiglio dei Laici che coordina la realizzazione delle giornate. L’ultima edizione ha avuto luogo, dal 23 al 28 luglio 2013 (la prima con papa Francesco) a Rio de Janeiro in Brasile, con un'affluenza stimata di oltre 3 milioni di pellegrini. Quest’anno toccherà a Cracovia, in Polonia, dove sono attesi circa 2 milioni di giovani.
Per l’occasione l’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, in collaborazione con il Comune di Cracovia, il Comitato Organizzativo della GMG 2016 di Cracovia e con l’Ente Turistico della Regione Malopolska, ha voluto raccontare Cracovia, la sua regione, i luoghi che Papa Francesco visiterà durante il suo soggiorno in Polonia, gli eventi collaterali organizzati durante la GMG che permetteranno ai giovani pellegrini e a tutti i turisti di conoscere Cracovia e di esplorare tutta la regione che rappresenta un vero patrimonio culturale e naturalistico della Polonia: la Malopolska. E lo ha fatto con una conferenza stampa convocata a Roma presso Palazzo Blumenstihl, sede dell’Istituto polacco. Erano presenti i protagonisti di questa iniziativa e i testimoni diretti coinvolti nell’organizzazione: Padre Adam Parszywka, direttore del Dipartimento di Comunicazione del Comitato Organizzativo della GMG Cracovia 2016, direttore del Volontariato Missionario Salesiano “I giovani per il mondo”; Joanna Zając, coordinatrice della promozione del Dipartimento della Comunicazione della Giornata Mondiale della Gioventù Cracovia 2016; Wanda Gawrońska, presidente dell’Associazione Pier Giorgio Frassati; Michele Zanzucchi, giornalista italiano, caporedattore della rivista cattolica “Città Nuova”, autore di numerosi libri e pubblicazioni, autore televisivo e radiofonico; Małgorzata Furdal, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo a Roma, la quale, ha voluto ricordare “gli incroci, le coincidenze e le affinità che non sembrano casuali”, di questa iniziativa a cominciare dalla città, Cracovia, patria di Papa Giovanni Paolo II che di questa iniziativa ne è stato il promotore e il primo sostenitore; il tema prescelto, la “Misericordia”, concomitante con quello del Giubileo; il trasferimento delle spoglie del Beato Pier Giorgio Frassati, molto amato dallo stesso Papa che volle elevarlo agli onori degli altari, l’unico ad essere stato definito il “Beato delle Beatitudini”; la presenza a Cracovia, la città più amata dagli italiani, di Suor Celestina che ebbe le visoni del Padre Misericordioso.
A poco più di un mese dall’inizio della manifestazione, in programma dal 26 al 31 luglio, questa mattina è arrivata a Roma da Cracovia “la scintilla della Misericordia”, portata da un insolito corteo di motociclisti, organizzato e guidato da padre Adam Parszywka: destinatario Papa Bergoglio e tutti i romani. Il corteo era composto da oltre 200 motociclisti che hanno incontrato Papa Bergoglio in udienza privata in Vaticano. Nel corso dell’incontro è stato portato al Pontefice il saluto di oltre 40 mila fedeli polacchi riuniti a Cracovia prima della partenza e gli è stato donato un casco (lo stesso che probabilmente il papa indosserà a Cracovia alla presenza dei milioni di giovani che arriveranno da ogni parte del mondo (dall’Italia, ad oggi, se ne sono accreditati 50 mila), un giubbino e una croce realizzata con le maglie di una catena della moto.
Michele Zanzucchi ha, infine, accennato al programma che vedrà protagonista il Pontefice. Oltre a Cracovia, Papa Francesco visiterà Częstochowa e Auschwitz dove incontrerà anche alcuni sopravvissuti ai campi di concentramento; percorrerà la Via Crucis; visiterà un ospedale pediatrico per raggiungere il quale, molto probabilmente, utilizzerà il tram e verrà accompagnato da un gruppo di diversamente abili e visiterà, infine, il Santuario di Suor Celestina, una suora che Karol Wojtyla conobbe nel 1938 e che canonizzò nel 1993. A Suor Celestina Koowalska, il Cristo, rivelatosi personalmente, le affidò il dono del messaggio della Divina Misericordia. Nel suo “Diario” testualmente scrisse che Gesù le aveva ordinato di diffondere il culto della Divina Misericordia attraverso la sua immagine con la scritta “Gesù, confido in Te”, di pregare la Coroncina e la Novena, di partecipare alla celebrazione dell’Ora della Misericordia e di istituire la festa per tutta la Chiesa Anche per questo, quest’anno, l’evento assume un significato particolare e non solo per Polonia, quanto per l’intera umanità.