CONFTURISMO SUL DDL TURISMO E CULTURA
SERVONO MISURE PIU’ EFFICACI PER SOSTENERE COMPARTO
A sei anni dal decreto “art bonus” – fortemente voluto dal Ministro Franceschini nel suo primo mandato al MIBACT - il turismo tornerà ad avere un provvedimento di legge dedicato che, nonostante affronti comunque molte questioni che Confturismo aveva portato all’attenzione nei recenti incontri al MIBACT, necessita tuttavia di modifiche ed integrazioni per essere di effettivo supporto ad un settore che, in soli sei mesi, ha affrontato una sequenza di crisi senza precedenti: dal fallimento del secondo tour operator mondiale Thomas Cook al disastro dell’acqua alta a Venezia, agli effetti pesantissimi dell’epidemia di Coronavirus, alle vicende del sistema del trasporto aereo con la chiusura di Air Italy e le incertezze sul futuro di Alitalia. Questo il commento di Confturismo-Confcommercio allo schema di Ddl “Misure per lo sviluppo del turismo e per le imprese culturali e creative” all’esame di una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri.
Rispetto a queste criticità – prosegue Confturismo - la riattivazione in via strutturale dei tax credit digitalizzazione e riqualificazione, auspicata da Confturismo ma operata in maniera incompleta e con uno stanziamento di risorse esiguo, la revisione dell’imposta di soggiorno, che ne amplia sensibilmente l’applicabilità senza però definire un vincolo di destinazione turistica delle risorse ricavate, e un timido e poco efficace approccio alla regolamentazione delle locazioni brevi, rappresentano una risposta parziale e non pienamente in linea con il contributo positivo e il ruolo anticiclico che il turismo continua a fornire all’economia italiana.