Classis Ravenna
Il Museo della Città e del Territorio
di Claudio Manari
A tutti i lettori di Consigli di viaggio, intendo presentare le mie impressioni dopo essermi recato in visita al Museo del Territorio Classis Ravenna, aperto recentementea Classe, in provincia di Ravenna, nelle immediate vicinanze della città e naturalmente a pochi passi dal capolavoro della Basilica di Sant’Apollinare in Classe.
“Esistono vari modi di raccontare una storia: l’archeologo lo fa attraverso oggetti, siano essi cose d’uso quotidiano o preziose testimonianze artistiche.
A Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio lo straordinario racconto di una città attraverso i suoi snodi principali, dalle origini etrusco-umbre all’antichità romana, dalle fasi gota e bizantina all’alto Medio Evo, è sviluppato attraverso materiali archeologici il cui valore viene esaltato dall’essere proposto in un’ottica unitaria, nonché supportato da moderni ausili tecnologici.
Un museo aperto, pronto ad arricchire la sua narrazione di nuove acquisizioni, sempre attivo sul fronte della ricerca e flessibile nella struttura espositiva, in rispondenza ai criteri museologici contemporanei. Un museo, infine, concepito per suggerire e sollecitare ulteriori itinerari e approfondimenti, creando una reale e virtuosa collaborazione con altri centri espositivi e monumenti del territorio.”
Queste le parole del Presidente Fondazione RavennAntica, Giuseppe Sassatelli nella presentazione sul sito Ufficiale del Museo di cui desidero illustrare le particolarità.
Il Museo, si offre ai visitatori in una bellissima area, di 2.600 metri quadrati, circondata da un parco di un ettaro e mezzo sempre aperto al pubblico, per dare una testimonianza di questa particolare identità, in cui materiali archeologici e moderni supporti tecnologici concorrono allo stesso emozionante racconto.
Gli edifici appartengono all’ex zuccherificio di Classe, che è stato recuperato negli anni grazie alla sinergia dell’amministrazione locale e alla Fondazione RavennAntica.
I visitatori sono accolti in questo ampio spazio e percorrono una scalinata doppia, divisa al centro da una cascata multicolore … la cascata non è di acqua, ma di mosaico, la tecnica artistica famosa in tutto il mondo che han reso celebre Ravenna ed i Bizantini.
All’accoglienza, personale della biglietteria e guide, ci accolgono con una cortesia inimmaginabile, abituati come si è ormai da tempo a sbrigativi impiegati che non guardano nemmeno negli occhi i visitatori.
Archeologi e guide, sorridenti e disponibili, illustrano il percorso espositivo e aiutano i visitatori, soddisfacendo ogni richiesta.
A disposizione un bookshop, materiale illustrativo gratuito e servizi di guardaroba e strutture per portatori disabili.
A questo punto si entra nel Museo e dovete immaginare di trovarvi proiettati indietro nel tempo, molti secoli prima della nascita di Cristo. Si ha la percezione di camminare in luoghi di paludi e silenzio, accanto a uomini con elmi e armi in bronzo.
Ed ecco che un improvviso fervore anima il paesaggio: sta arrivando la flotta romana, e attorno a voi nasce un porto, che diventa una città, che si amplia, diventa bellissima, una Capitale piena di palazzi e basiliche che tolgono il fiato. A poco a poco torna il silenzio. Ma non dura per sempre, la scena si rianima e, in un crescendo di storie, di lotte, di vite e di incontri, ora siete di fronte a una fabbrica.
Il percorso cronologico è ricco di pannelli illustrativi che accompagnano i reperti e molte planimetrie e modellini di edifici aiutano a comprendere a fondo ogni singolo oggetto ed il suo contesto.
Esiste inoltre una area espositiva dove si racconta con foto d’epoca la storia dello Zuccherificio dalla fondazione alla chiusura del 1982, alla quale è seguita l’agonia e l’abbandono, fino al recupero attuale dopo anni di impegnativi restauri.
Classis Ravenna è uno dei più importanti musei archeologici d'Italia, nonché un vero e proprio viaggio nella storia di Ravenna.
Il suoricco patrimonio museale è composto da ben 600 reperti ed illustra le varie fasi della storia di Ravenna, toccando alcuni dei suoi nodi più cruciali, come le origini tra Etruschi e Umbri; l’età romana; l’età tarda imperiale; la Ravenna di Teoderico e quella della conquista bizantina.
Lungo una Linea Del Tempo immaginaria si ritrovano approfondimenti su temi specifici e si viene in contatto - grazie a moderni ausili tecnologici, grafici e tridimensionali - con aspetti della città e del suo territorio che ne hanno contraddistinto la vita nei secoli passati. Si conosce così la crescita e lo sviluppo della città, l'antica flotta e il tema della navigazione, la professione della fede, la produzione artistica, le consuetudini funerari e molto altro ancora.
Classis Ravenna è anche un attivo centro didattico con percorsi specifici per le scuole di ogni ordine e grado ma anche un centro di ricerca con laboratori di studio e restauro aperti alla collaborazione con Università e altri enti.
Insieme all’Antico Porto di Classe e alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, costituisce il Parco Archeologico di Classe che in futuro verrà completato con la musealizzazione di un'ultima stazione: la Basilica di San Severo.
Il Museo a breve si amplierà ulteriormente per ospitare Mostre temporanee, e inoltre si arricchirà di un’altra sezione della quale vi documenterò in una prossima visita.
Un museo unico, da vedere e da sviscerare così come l’area archeologica aperta dal mese di Marzo della quale ho già parlato in un precedente articolo.
Un particolare ringraziamento a tutto lo Staff per la meravigliosa accoglienza e un arrivederci a presto.