Skip to main content

Bulgaria un paese da scoprire

Bulgariaalexandercatt24

DIARIO DI UN VIAGGIO IN  BULGARIA DI CLAUDIO MANARI 

In un recente viaggio per ragioni di lavoro ho avuto modo di visitare  Sofia e la Bulgaria insieme ad un collega, il Ten. Colonnello Daniel Tsvetkovski, che mi ha fatto da eccellente guida nella visita della capitale e delle città di Plovdiv e Starosel.Bulgariaanfiteatro16

Una vera sorpresa, un paese ricchissimo  di storia e di arte immerso in un paesaggio multiforme ed affascinante.

Dolci colline, ampie pianure e imponenti catene montuose caratterizzano una vasta regione dei Balcani che nel corso dei millenni ha visto il succedersi di culture e dominazioni così diverse fra loro che hanno contribuito a costituire un mosaico veramente eccezionale di testimonianze.

La Bulgaria infatti vanta una storia di oltre 7.000 anni che parte dai primi insediamenti della preistoria e attraverso le civiltà dei Traci, dei Greci, dei Romani, degli Ottomani è giunta ai nostri tempi recando con sé gli elementi migliori di ognuna di queste differenti culture.

Bulgariadettagliocolonna8Sofia, la Capitale, si presenta come una moderna capitale europea con un melange di differenti architetture che ne fanno un vero gioiello.

Ma la vera sorpresa della città è offerta dagli scavi sotterranei che mostrano il succedersi dei differenti periodi storici con una continuità incrediblie spazio-temporale.Bulgariamoschea8

Fondata nel VII secolo a.C., Sofia è la terza capitale più antica d'Europa (dopo Atene e Roma). Ha avuto molti nomi nel corso della sua storia e i resti della città antica sono visibili ancora oggi. Sofia fu in origine un insediamento dei Traci chiamato Serdica o Sardica. Venne conquistata da Romani nel 29 a.C. e divenne la capitale della Dacia. Venne distrutta dagli Unni nel 447. La città fu ricostruita dall'imperatore bizantino Giustiniano I e ribattezzata Triadiza. Nota come Sredec sotto i Bulgari, venne rinominata Sofia (che significa "saggezza" in greco) nel 1376. Sofia venne conquistata dall'Impero Ottomano nel 1382 e divenne la capitale della provincia turca di Rumelia. Nuovamente conquistata dai Russi nel 1878, divenne la capitale della Bulgaria indipendente nello stesso anno. Durante la seconda guerra mondiale i Russi occuparono nuovamente Sofia e la Bulgaria, deponendo il governo filo-tedesco.

Bulgariamausoleo16Visitare la città è estremamente semplice, grazie alla rete dei trasporti che si dimostrano assai moderni ed efficienti.

Da qualsiasi parte della città il centro storico è dunque raggiungibile in tempi brevissimi e in un insieme abbastanza raccolto permette di organizzare una visita completa e apprezzare tutti i periodi storici che hanno caratterizzato la fisionomia della città.

Le testimonianze dell’ epoca romana e bizantina sono sparse in un rettangolo urbanistico che ricalca la topografia della città antica.

Si possono individuare le rovine del foro, dell'anfiteatro, delle mura, di numerose chiese paleocristiane e soprattutto ammirare tutti gli antichi e pregevolissimi manufatti, veri e propri capolavori nel bellissimo Museo Archeologico e nel moderno Museo Storico.BulgariaTesta8

Da non perdere la Chiesa di Santa Sofia, la chiesa di San Giorgio, detta la Rotonda, e le necropoli sotterranee ad esse associate.

La chiesa di San Giorgio è una chiesa a pianta circolare di epoca paleocristiana. Costruita in laterizio rosso, è considerata il più antico edificio della capitale bulgara. Fu costruita nel IV secolo e venne decorata con affreschi nel X secolo e poi ancora nel XII secolo. Durante il periodo ottomano fu convertita in moschea. Oggi è un museo, e si trova circondata dai resti dell'antica Serdica e da un albergo. Degli affreschi di 22 profeti, risalenti al XII-XIV secolo, ricoprono la cupola.

La chiesa di Santa Sofia è uno dei più antichi santuari del paese. Costruita sulle fondamenta di una prima chiesa risalente al 363, venne trasformata in moschea nel XVI sec., poi fu distrutta da due terremoti e infine restaurata nel 1999. L'interno ha linee slanciate e belle volte in mattoni. Nei sotterranei sono visibili gli scavi di numerose tombe di varie epoche facenti parti di necropoli esistenti nell’ area. Solo una piccola parte di tali necropoli e’stata portata alla luce e in un percorso tra mosaici pavimentali e tombe affrescate di varie tipologie, i  visitatori possono ammirare diverse tecniche costruttive e pregevoli esempi di architettura funeraria. Il percorso si articola in un labirinto di stretti corridoi su vari livelli ed e’ documentato con filmati e ricostruzioni virtuali che mostrano l’evoluzione della città nel tempo.

Bulgariascalinata14La cattedrale di Aleksandăr Nevski è la cattedrale ortodossa di Sofia. Costruita in stile neo-bizantino in memoria dei 200.000 soldati russi caduti nella guerra turco-russa (1877–1878), fu progettata dall'architetto bulgaro Aleksandăr Pomerancev   con l'aiuto di Aleksandăr Smirnov     e Aleksander Jakovlev che iniziarono col progetto base del 1884-1885 di Ivan Bogomolov. Il disegno fu finito nel 1898 e a costruire e a dipingere la chiesa furono famosi scultori, pittori e artisti provenienti da tutta l'Europa.

La cattedrale di Aleksandăr Nevski è alta 45 metri; col campanile, che contiene 12 campane, misura 50,52 metri. La cattedrale occupa un'area di 3170 m² e può contenere al suo interno più di 5.000 persone. L'interno della cattedrale è in stile italiano, decorato con alabastro e molti altri materiali pregiati. La costruzione della cattedrale di Aleksandăr Nevski iniziò nel 1882 (anche se i progetti finirono nel 1880), ma i lavori s'interruppero improvvisamente. Ricominciò poi nel 1904 e finì nel 1912. La dedica originale della cattedrale era in onore dei santi Cirillo e Metodio; tale nome le rimase tra il 1916 e il 1920; il nome che ha oggi le fu dato nel 1924. Una parte della cattedrale è riservata a un museo di icone provenienti da tutta la Bulgaria, e fa parte della Galleria Nazionale. Quest'ultima è la prima in Europa per grandezza che contenga icone bulgare. Al mercato delle pulci, nella piazza antistante la chiesa, si possono comprare icone dipinte a mano.Bulgariateatro

Lasciando la capitale alla volta della città di Plovdid, si ha modo di ammirare il bellissimo paesaggio bulgaro che si allarga a perdita d’occhio ad est ed a ovest fra alte catene montuose  e dolci colline.

Si giunge dunque nell’antica Tracia e la pianura offre ad un certo punto la visione di una citta’che come Roma si e’sviluppata nel tempo su sette colli. Plovdiv, l’antica Philippopolis, con 7000 anni di storia alle spalle. Una delle più antiche città del mondo, pare la quinta secondo fonti documentate.

L'importanza di Plovdiv risale all'età antica: capitale, con il nome Eumolpias, della tribù dei traci Odrisi; nel 341 a.C. fu presa da re Filippo II di Macedonia (padre di Alessandro Magno), che la ribattezzò "Filippopoli"  

Dopo la caduta dell'Impero macedone, la città riprese il ruolo di capitale degli Odrisi, in rapporto di discontinua amicizia con i romani insediatisi in Macedonia, che si impadronirono della città nel 46 d.C., dopo un'aspra battaglia condotta dall'imperatore Claudio.

Traiano la restaurò e Marco Aurelio la fece capitale della Tracia romana fino al Danubio; cinse di mura i tre colli centrali e da questi denominò la città Trimontium, divenuta ben presto splendida e importante al punto da battere moneta.

La città fu infine distrutta dagli Unni e soltanto un secolo più tardi Giustiniano la riedificò e la dotò di alte mura.

Le testimonianze di questi periodi sono mirabilmente conservate in città, dove si possono ammirare il teatro romano, uno dei meglio conservati al mondo, lo stadio, alcune domus, e scavi del foro e di altri edifici che continuano a riaffiorare dal sottosuolo.

BulgariascuraDa non perdere assolutamente il museo archeologico che conserva il famosissimo tesoro dei Traci, un tesoro composto da oggetti in oro che appartenevano a un sovrano trace sconosciuto della tribù Odrisi che regnava alla fine del IV secolo e l'inizio del III secolo a.C., prodotto a Lampsaco città dell'Asia Minore, è composto da un set di nove oggetti d'oro per riti cerimoniali con un peso complessivo di 6,100 kg. Il set comprende una phiale (un piatto) e otto rhyta (contenitori) di forme diverse: zoomorfe (a testa di cervo e ariete) e antropomorfe (a testa di amazzone). Il tesoro è stato rinvenuto nel 1949 in una tomba trace vicino alla città di Panagyurishte in provincia di Plovdiv. Inoltre il museo espone una ricca e variegata collezione di antiche opere d'arte greca, romana e bizantina

Passeggiare tra le testimonianze di questa citta’e’quanto di piu piacevole di si possa immaginare. Gli scavi sono preservati mirabilmente e lo stato di conservazione e’davvero notevole.

Costruito nel II secolo, il foro era il centro economico, politico e culturale di Filippopoli. Di forma quadrata, misurava 184 m per 136 m ed era circondato da un portico colonnato. Ai lati orientale, meridionale e occidentale sorgevano magazzini, a nord si trovavano gli edifici più importanti, alcuni in parte riportati alla luce. Nella parte nord-orientale del foro sorgono i resti dell'Odeon.

Il Teatro romano fu eretto tra il 114 e il 117, sotto Traiano, come risulta da un'iscrizione ivi scoperta. La cavea allo stato originale era in grado di accogliere dai 5.000 sino a 7.000 spettatori. Settori diversi del teatro erano riservati ai distretti in cui era divisa la città. Attualmente della cavea si sono conservate quattordici gradinate, che insieme ai resti della scena e del proscenio testimoniano ancora la ricchezza decorativa dell'edificio.

L'antico stadio di Filippopoli si trova nella centralissima piazza Džumaja e fu originariamente usato per lo svolgimento dei giochi atletici. Qui ebbero luogo i giochi di Kendrijski e Alessandria, in onore del dio Apollo e Alessandro Magno. Solo alla fine del IV secolo, lo stadio cominciò ad essere utilizzato come pista da gara per le corse dei carri, perché l'imperatore Teodosio proibì i giochi atletici. L'antico circo romano poteva ospitare circa 30.000 spettatori e fu uno degli edifici più imponenti e indicativi della fiorente città di Filippopoli.

Una volta visitata Plovdiv lasciandola dopo aver visitato i resti della fortezza su una delle colline dalla quale la vista può spaziare sulla città e sui dintorni, si parte alla volta del villaggio di Starosel situato ai piedi delle montagne di  Sredna Gora

Il villaggio è noto per aver restituito in abbondanza siti antichissimi che datano al Neolitico  ma soprattutto per i siti Traci con la presenza di templi e tombe di eccezionale valore storico ed artistico.

Il complesso rituale Trace è il più antico complesso reale mai ritrovato e comprende un mausoleo. e diversi templi. Il complesso è risalente alla fine del 5° e l'inizio del 4° secolo a C. e si estende su sei templi, quattro dei quali sono unici, così come alcune sepolture reali. Il grande tempio a Chetinyova Mogila e il tempio Horizon sono aperti per le visite.  

L'intera collina è circondato da un muro di blocchi di granito lavorati. La sua lunghezza è di 241 metri e la sua altezza raggiunge i 3,5 metri. La parete si chiama krepis e delinea un cerchio, che secondo la religione Trace simboleggia il sole. L'ingresso del tempio ha una scala monumentale lungo la quale erano in origine posti due leoni seduti su alti piedistalli, e due piedistalli.  

La scala conduce i visitatori ad una pedana piatta, utilizzata per danze rituali. Un corridoio porta alla vera e propria facciata del tempio ed alla sala rotonda decorata da dieci semicolonne doriche sormontate da una trabeazione a metope e triglifi decorate in blu e rosso. Cerimonie religiose, legate al culto della Dea Madre, al figlio del Sole e Orfeo erano tenute in questo complesso rituale.   

Un altro tempio poco distante è caratterizzato da un colonnato in pietra composto da dieci colonne poste su una base con due cilindri ed un capitello pseudo dorico.

Il luogo immerso nella natura costituisce un unicum per la conoscenza della civiltà Trace.

Quanto descritto è soltanto un piccolissimo assaggio di quanto vi è da scoprire in Bulgaria, un paese di grande ospitalità dove si può apprezzare una ottima cucina e trascorrere una vacanza di relax immersi nella natura, nella storia e nella cultura.

In un articolo che seguirà continuerò a descrivere altre città e località da non perdere.