Abusivismo: le proposte Fiavet-Confcommercio al Ministero del Turismo partono da BMT
La Campania insiste sull’idea del QRcode che potrebbe fare da apripista nelle altre Regioni italiane e dialogare con il nuovo TDH del Ministero del Turismo
“Ancor prima di diventare presidente di Fiavet, ho avuto la delega alla legalità, per questo mi sta particolarmente a cuore il tema dell’abusivismo nel mondo delle agenzie di viaggi”. Così Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet- Confcommercio (nella foto) ha introdotto il tema del convegno tenuto alla BMT di Napoli dal titolo “Trasparenza e lotta all’abusivismo: difendere la professionalità nei viaggi”.
“A fronte di 7000 agenzie di viaggi regolari in Italia, nel 2021 ve ne erano 38.000 abusive per un evasione di 2 miliardi di euro, oggi la situazione del post pandemia è ancora peggiore” ha dichiarato il presidente Ciminnisi.
Nel convegno sono stati mostrati diversi filmati che illustravano il tema. Dal servizio sugli abusivi che operano tranquillamente su internet e organizzano gruppi anche numerosi di turisti, a quelli di agenzie regolari che hanno denunciato operatori illegali, a chi opera nei pellegrinaggi e spiegava quanto sia importante, soprattutto in questi viaggi, dove si trovano persone con molte necessità, un’assistenza irreprensibile e garantita.
Le imprese si trovano di fronte a una concorrenza sleale di personaggi che non pagano tasse e non hanno i costi assicurativi e aziendali. I consumatori hanno un problema ancora più grave perché essi corrono gravi rischi senza assicurazioni, corrispondenti in loco, e garanzie rispetto agli operatori che li accompagnano (autisti, guide abilitate) con una ricettività che può non corrispondere a ciò che è stato promesso. Un problema che è stato ancora più chiaro durante la pandemia quando migliaia di persone hanno avuto difficoltà di rientro a casa in mancanza di un pacchetto turistico acquistato tramite agenzie regolari.
L’assenza di sanzioni in alcune Regioni, o la mancanza di una polizia municipale dedicata al controllo di questo settore, per scarsezza di risorse o formazione dedicata, rendono questa piaga sempre più diffusa.
Fiavet-Confcommercio ha presentato per questo diverse proposte alle Istituzioni.
“Il primo obiettivo è la creazione di un elenco pubblico di agenzie abilitate – ha affermato Federico Lucarelli legale di Fiavet-Confcommercio - come tutti sappiamo esiste il portale Infotrav dove dovrebbero essere iscritte tutte le agenzie, ma questo aggiornamento soffre di rallentamenti burocratici, e noi abbiamo fatto diverse proposte per la soluzione a questo problema anche per i consumatori”.
Concorda, infatti, sul tema, Maria Pisanò, direttrice del Centro Europeo Consumatori che riscontra nel pubblico gravi problematiche per chi si è affidato, anche inconsapevolmente, ad agenzie non abilitate. I consumatori si affiancano quindi a Fiavet-Confcommercio nella richiesta di trasparenza e di un elenco pubblico.
Si avanzano diverse proposte: per Fiavet non conta che questo elenco di agenzie abilitate sia su Infotrav, o che si crei un nuovo elenco, o albo, anche nell’hub digitale del ministero TDH: è necessario che sia realizzato presto e naturalmente affidato a un controllore pubblico, un ente al di sopra delle parti cui siano deputati tutti i controlli.
Da Fiavet Campania già da un anno è partita la proposta di un QR code, un codice identificativo per le agenzie di viaggio abilitate. “Un progetto che doveva partire in via sperimentale lo scorso anno” ha dichiarato Giuseppe Scanu, presidente Fiavet Campania Basilicata. “Abbiamo avuto un tavolo di incontro con la Regione Campania per istituire questo codice identificativo per le agenzie di viaggio, ma poi tutto si è arenato” conclude Scanu. L’assessore al turismo della Regione Campania, Felice Casucci, era assente al convegno per un impegno improvviso e non ha potuto dare nessun aggiornamento su questo tema.
Se il progetto dovesse partire nella Regione Campania con efficacia, potrebbe, secondo Fiavet-Confcommercio, essere adottato in tutta Italia ed essere una risposta efficace anche per l’eventuale inserimento nel TDH del Ministero del Turismo, per dare i consumatori uno strumento smart e veloce, e allo Stato quello che gli spetta per mancati introiti da gettito fiscale.