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A TIVOLI: ETIAM PERIERE RUINAE"…

DAL 16 AL 23 DICEMBRE LE OPERE D’ARTE DI OTTO ARTISTI DENUNCIANO A TIVOLI  LE DEVASTAZIONI NELLA CITTA’ SIRIANA DI PALMIRA

AtivoliPALMIRA14Etiam periere ruinae: Tivoli denuncia le devastazioni a Palmira”.  E’ il titolo della mostra d’arte che sarà inaugurata venerdì 16 dicembre nelle Scuderie Estensi di piazza Garibaldi.

Un tema quanto mai attuale, poiché proprio in questi giorni sono ripresi i combattimenti nella città siriana, simbolo della pace tra occidente e oriente.

Dedicata a Khaled Asaad e aperta per una settimana fino al 23 dicembre, la mostra denuncia e interpreta quanto è avvenuto negli ultimi mesi a Palmira e racconta il legame tra le due città: la Regina siriana Zenobia terminò i suoi giorni proprio a Tivoli

“La comunità tiburtina con questa mostra sulla magnifica e martoriata Palmira vuole significare la sua vicinanza allo straziato popolo siriano - ha dichiarato l’assessore alla cultura e al turismo Urbano Barberini -. Tivoli, sempre attenta al recupero e alla valorizzazione delle sue radici e del suo patrimonio culturale, non può essere sorda alle grida di dolore che provengono della città sorella Palmira. La mostra Etiam periere ruinae: Tivoli ricorda Palmira arricchisce il fitto calendario di eventi che anche quest'anno hanno reso le Scuderie Estensi protagoniste del panorama culturale del nostro territorio. È indubbia la valenza artistica dell'iniziativa, che vede coinvolti sia volti storici nell'ambito artistico nazionale, sia interessanti novità. Soprattutto mi preme sottolineare la valenza etica nel voler commemorare la città di Palmira, storicamente legata a quella di Tivoli, e nuovamente straziata dalla guerra. Con questa prestigiosa mostra si vuole tenere vivo il ricordo di uno dei siti archeologici patrimonio dell'Unesco, che nel 2015 è stato parzialmente distrutto dallo stato islamico, lasciandoci orfani di meravigliosi reperti archeologici, come un arco di trionfo e delle torri funerarie romane. Non possiamo non rivolgere un pensiero di gratitudine profonda all archeologo martire a cui dedichiamo la mostra. La decapitazione di Khaled Asaad è l'annientamento del nemico attraverso l’assassinio della memoria e di chi la difende al costo della vita. Questi atti di orrore vengono condannati da tutta la comunità tiburtina che, profondamente solidale al destino di Palmira, auspica, dopo la recente rioccupazione da parte dell'Isis, il ritorno alla pace e ad una Siria unita”.

La mostra, organizzata dall'associazione culturale romana CulturArt Commission, di cui è presidente Giovanni Pettinicchio, è curata da Chiara Strozzieri